Cristina Chiabotto: “Sono stata fortunata, ma la fortuna te la devi anche creare”

Sono passati dieci anni dalla sua incoronazione a Miss Italia e da allora Cristina Chiabotto non si è mai fermata: showgirl, testimonial, conduttrice televisiva e radiofonica, continua a correre e a viaggiare su e giù per lo Stivale. Anche quando parla con noi è appena scesa da un treno arrivato (in ritardo) a Milano, ma gli intoppi e la fatica non le tolgono il sorriso né le impediscono di essere gentile e disponibile. Ci sono una forza e una voglia di fare dentro Cristina che sono contagiose. Una consapevolezza e un’umiltà che colpiscono in una ragazza così giovane, catapultata ad appena 18 anni in un mondo dall’apparenza luccicante e di sicuro privilegiato, ma anche insidioso. Capace di ingoiarti. E Cristina a noi ha raccontato come ha attraversato e, ancora oggi, ogni giorno attraversa il mare dello spettacolo senza perdere se stessa e dimostrando di essere brava, oltre che bella.

Ciao Cristina, ti abbiamo lasciata da poco alla conduzione ‘in solitaria’ di Tacco 12!… si nasce: ci fai un bilancio dell’esperienza?
E’ stata un’esperienza unica! Tacco 12!… si nasce è stato un programma nuovo, veloce, pieno di ritmo. Una cosa assolutamente diversa dal solito. E poi condurre una trasmissione dedicata alla più grande passione delle donne…

E infatti con tutte quelle scarpe sei stata molto invidiata! Ma tu sei una shoes addicted?
Allora, le scarpe mi piacciono come a ogni donna, ma non sono ossessionata. Poi tenete presente che io porto il 42, un numero fuori misura, non proprio semplicissimo da trovare, anche se adesso la moda si è adeguata. In generale penso che la scarpa sia un accessorio importante, che ti caratterizza molto.

Domanda a bruciapelo: tacco o non tacco?
Dico scarpa bassa di giorno e con il tacco la sera.

Dalla scarpetta allo scarpino: com’è lavorare per il canale ufficiale della Juventus, JTV?
Dalla scarpetta allo scarpino“: mi piace (ride, ndr)! Bello, bellissimo. Io sono una juventina sfegatata fin dalla nascita, grazie al papà. E’ un onore ed è emozionante ‘fare parte della squadra’ quest’anno.

Tu sei stata eletta Miss Italia nel 2004: sinceramente, all’epoca immaginavi una carriera in tv o sognavi di fare altro?
Di sicuro non mi aspettavo tutto questo. Partecipare per me è stato un gioco. Era il 19 settembre 2004 quando sono stata eletta: sono passati 10 anni e sono successe un sacco di cose. Io all’epoca mi vedevo con un lavoro normalissimo, in ambito psicologico, che è una cosa che mi ha sempre appassionato. E invece… A distanza di tanto tempo il sogno continua. Certamente sono stata molto fortunata, ma la fortuna devi anche sapertela creare.

Una volta hai detto che la bellezza non basta: che cosa serve per fare il tuo lavoro con successo e senza esserne travolti?
Avere un grande equilibrio interiore è importante. Te lo dà famiglia, ma deve anche essere una cosa tua, che viene da dentro. Il mio è senza dubbio un lavoro privilegiato, che ti permette di fare e vedere molte cose, però questo è un mondo complicato e fittizio e devi avere delle basi solide, solide davvero.

Tu sei un esempio per moltissime ragazze: pensi che la scelta di rifarti il seno possa aver veicolato un messaggio negativo?
No e lo dico per due ragioni. La prima è che non l’ho mai negato e la seconda è che l’ho fatto per una questione di proporzioni, visto che sono alta 184 cm.

D’altra parte dichiari anche di essere una buona forchetta, che in un’epoca di ricerca ossessiva della magrezza non è cosa da poco…
In effetti questa è una cosa che mi rende molto contenta. Posso dire con tranquillità di avere un rapporto molto bello con il cibo, a differenza di tante mie colleghe, per le quali invece è un problema a volte anche dalle proporzioni gravi. Poi non sono ipocrita nel dirvi che posso. Ci vuole fortuna e a me è andata bene. Senza contare che sono per il 50% di origini beneventane e quindi, come dire, ho a che fare da sempre con una cucina molto condita, ‘intensa’ (ride, ndr).

Noi siamo un magazine di moda e la domanda è obbligata: qual è lo stile di Cristina? Ti abbiamo vista elegantissima, sexy, casual, acqua e sapone…
Diciamo… camaleontico! Non ho uno stile preciso. Il bello di questo lavoro è che puoi indossare tante cose diverse, come in questo momento che porto dei jeans con un paio di sneakers basse con le borchie e un giubbotto. Mi piace cambiare. E poi credo che sia importante ricordarsi che lo stile ce l’abbiamo dentro, non è quello che mostriamo fuori, ciò che appare.

Prima di salutarci, ci sveli qualcosa dei tuoi prossimi progetti?
Quest’anno sarò testimonial di Screen – Tagliati x il Successo. Di sicuro avete visto il mio nuovo taglio di capelli: ma ho pensato, se non lo facciamo noi… (ride, ndr). E poi collaborerò con Byblos, sia per la linea di gioielli che per quella di abbigliamento.

Foto by LaPresse Daniele Badolato/LaPresse

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