Matteo Renzi: innovatore in politica, classico (troppo) nello stile

Il mondo della moda spera in Matteo Renzi. Certo, non solo lui. Tuttavia i protagonisti del fashion si sono schierati fin da subito a fianco del nuovo Presidente del Consiglio, con Giorgio Armani che in occasione della Milano Fashion Week ha dichiarato di aspettarsi “una vera attenzione, non solo parole” dal Premier e Roberto Cavalli che in un’intervista a La Repubblica ha detto: “E’ la nostra pedina per credere in qualcosa. Matteo può far sì che gli italiani aprano le finestre per vedere che il cielo non è grigio: è blu. Può ringiovanire l’Italia: chi ce l’ha un premier così giovane?“.

AGNESE LANDINI: LO STILE MOLTO CHIC DELLA SIGNORA RENZI

Sarà per l’amicizia di Renzi con Diego Della Valle, patron di Hogan e Tod’s, sarà per il fatto che è sindaco di Firenze, città che ospita Pitti Immagine, comunque sia l’endorsement da parte del mondo del fashion è arrivato forte e chiaro. Anche se. Già, a voler essere onesti, se il rottamatore è tale a parole e nei fatti della politica, non altrettanto lo è per quanto riguarda la moda: lo stile del segretario del Pd è infatti ‘datato’, a voler essere gentili, decisamente poco giovane e men che meno audace. Per tacere di alcuni ‘scivoloni’ più o meno gravi.

Insomma, nessuno chiede al neo-Premier di emulare Roberto Formigoni (visto recentemente con un cappotto dalle maniche di pelle molto rock), però un po’ di coraggio anche nel look non guasterebbe. A partire dalla scelta dei colori: tra blu e grigio acciaio, Renzi non osa mai tonalità differenti e il risultato sono completi bigi e privi di verve, se non per il tocco glamour di cravatte viola o rosse. Tuttavia, anche qui c’è qualcosa da ridire: ben venga infatti l’azzardo – se così lo si vuole chiamare – ma scegliendo modelli stretti e non larghi e a lancia come quelli sfoggiati con continuità dal sindaco.

Stesso discorso vale per i capispalla: il Presidente del Consiglio è un amante dei giubbotti imbottiti e/o con interno staccabile. Due generi di per sè interessanti, ma che Renzi sceglie sempre in modelli dal taglio iper-classico e che concedono davvero poco a un po’ di (sana) stravaganza. Certo, si obietterà, quando si è presentato in giubbotto di pelle ad Amici è diventato in tempo zero lo zimbello del web e allora adesso probabilmente ben si guarda dal ripetere l’exploit. Un’osservazione che lascia il tempo che trova: la giacca da Fonzie scelta per la trasmissione di Maria De Filippi era infatti ‘sbagliata’ per il messaggio che trasmetteva, ovvero di un quasi quarantenne che vuole entrare in sintonia con i giovani scimmiottando (quello che crede essere) il loro stile. Un po’ meglio invece i cappotti con i quali è stato avvistato recentemente per le vie di Roma, anche se pure in questo caso il verbo “osare” non fa parte del vocabolario del sindaco.

A ‘salvare’ Matteo Renzi in fatto di stile sono invece i look casual che si concede di tanto in tanto, per esempio durante i comizi della campagna elettorale per le ultime primarie e allo stadio per seguire la sua amata Fiorentina: con camicia bianca e jeans effetto usato, infatti, il Premier recupera se non in glamour, almeno in giovinezza. Vero è però che da Capo di Stato non si può andare in giro vestiti come degli scout: la speranza allora è che Renzi impari a osare nella moda almeno la metà di quello che ha osato e osa in politica. E allora sì che Barack Obama vedrà insidiato il suo primato fashion. Forse.

Foto by Roberto Monaldo/LaPresse e Matteo Bovo/LaPresse

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