Giovanni Ciacci, esperto di look a Detto Fatto: “Ogni donna è Divina! perché…”

Se si parla di stile, Giovanni Ciacci è un nome una garanzia. “Un gigante buono” come spesso lo definiscono, che quotidianamente a Detto Fatto si occupa e si preoccupa di curare e reinventare il look delle persone comuni che a lui si rivolgono. Ma prima di diventare tutor per il programma di Rai Due con Caterina Balivo, Giovanni Ciacci è costumista e consulente d’immagine di cinema, tv e teatro. È stato lo stylist di Sanremo e della Notte degli oscar e ha collaborato con (quasi) tutti i grandi personaggi del mondo dello spettacolo. Alcuni nomi? Sophia Loren, Liza Minnelli, Mariangela Melato, Mariah Carey, Arnold Schwarzennegger e – ancora – Claudio Amendola, Sabrina Ferilli, Martina Stella, Valeria Marini e tantissimi altri. Insomma Giovanni Ciacci è un perfetto mix di estro, passione, professionalità e un pizzico di follia. E dal dietro le quinte di Detto Fatto, ventaglio alla mano, si è raccontato con grande simpatia a Velvet Style.

Esperto di look, stylist, costumista, consulente d’immagine: tutti appellativi che hanno un certo fascino. Giovanni Ciacci, ci dice come si fa a diventare maestri di stile?
Ognuno di noi è maestro di stile di se stesso, deve trovare la propria identità che è unica e fare di ogni difetto un pregio. Bisogna guardarsi allo specchio, trovare un po’ di autostima, non essere mai sciatti e non vergognarsi mai del proprio aspetto fisico: hai i fianchi larghi? Scoprili! Jennifer Lopez né ha fatto una fortuna; hai il naso come Barbra Streisand? Tira tutti i capelli all’indietro e fanne un vanto.

Il suo lavoro consiste nel rendere più belle, più curate e per questo anche più felici le persone che a lei si rivolgono: cosa si prova nel fare tutto ciò?
Una gioia infinita. In fondo quello che faccio è regalare un sogno alle persone. Con Sanremo, ho avuto la bellissima opportunità di far sognare l’Italia, con La notte degli oscar tutto il mondo, mentre con Detto Fatto posso fare un regalo speciale alla singola persona.

Da dove si inizia a rinnovare o a cambiare del tutto lo stile di una donna o di un uomo?
Nel mio ruolo di tutor a Detto Fatto inizio sempre dai capelli che sono un elemento che salta subito all’occhio, mentre per i personaggi dello spettacolo, cerco prima di conoscerli, di accogliere le richieste dell’azienda e del programma e poi miscelando il tutto inizio il mio lavoro.

Vestiti, capelli o trucco: cosa rende più bella e raffinata una donna?
Direi che una cosa non può essere districata dall’altra; l’importante è curarsi. Se non ti curi arriva un’altra che prende il tuo posto; la sciatteria non deve mai prendere il sopravvento.

Spesso, però, molte donne dicono di non aver tempo di curarsi per la vita frenetica che le aspetta giorno dopo giorno…
Servono 2 minuti per mettere uno smalto, 30 secondi per applicare un rossetto. Come diceva mia nonna bastano un filo di rossetto, un filo di tacco e un filo di perle per rendere bella una donna. Impossibile non trovare il tempo.

Le donne che a Detto Fatto le chiedono aiuto, cosa desiderano più di frequente?
Vogliono tutte somigliare ad Audrey Hepburn, ma io dico che di Audrey ce n’è soltanto una e ogni donna deve saper trovare la propria personalità e vantarsene.

Nel corso della sua carriera ha curato lo stile di nomi che solo pronunciarli fanno venire i brividi: ce ne dice qualcuno?
Faccio prima a dire con chi non ho collaborato: non ho mai lavorato con Raffaella Carrà che per me è un mito totale, ma non sopporterei di scoprirla riccia, preferisco non sapere (ndr. ride) e poi non ho mai avuto l’opportunità di collaborare con Barbra Streisand. Gli altri sono tutti passati sotto le mie mani.

E a livello di responsabilità cosa si prova ad avere a che fare con personaggi di tale calibro?
Bisogna essere molto incoscienti. Faccio questo lavoro da quando avevo 18 anni e da allora ho capito una cosa: “Non puoi piacere a tutti“. L’importante per chi fa la mia professione è lavorare con serietà ed essere trasparenti, sempre. Ho imparato molto dalle star con le quali ho avuto l’onore di lavorare, da Mariangela Melato, mia grande maestra che mi manca moltissimo a Massimo Ranieri, personaggio eccellente, ma mi diverto da morire anche con Valeria Marini. L’importante è essere felice e te stesso sempre.

Divina! è il suo libro edito da Vallardi: di cosa parla e cosa vuole trasmettere ai lettori?
Lo spiega molto bene la prefazione scritta da Caterina Balivo (la padrona di casa di Detto Fatto) e da Myrta Merlino: quando in camerino urlo “Divina!“, vuol dire che lo spettacolo può avere inizio. Quello che voglio trasmettere con il mio libro è che nell’abbigliamento non ci sono regole, che le tendenze servono a vendere i vestiti, ma quando una donna si sente perfetta non deve omologarsi ai must have di stagione. Immagineresti mai Mara Venier non vestita di bianco? Milli Carlucci senza abito da sera? Con Divina! provo a dire proprio questo, cercando di insegnare i modi per sfruttare al meglio la propria femminilità.

A chi sogna, un giorno, di diventare competente, estroso e un maestro di stile come lei, cosa dice?
Di studiare e di mettere tutto se stesso in questo lavoro che è una professione fatta di fatica, di impegni che ti succhiano 24 ore su 24, ma soprattutto di una grande passione, senza la quale è impossibile diventare un costumista.

Foto by Facebook

Impostazioni privacy