Enzo Miccio da Ma come ti vesti? a Ballando con le stelle: “Amo giocare e regalare un sorriso”

Quando si parla di stile, lui è un punto di riferimento. Le spose sanno che dei suoi saggi consigli possono sempre fidarsi e tutti coloro (donne e uomini) che di moda e – soprattutto – di buon gusto proprio non se ne intendono lo vedono come uno dei pochi professionisti capaci di rivoluzionare in meglio e in poche mosse il loro look. Stiamo parlando di Enzo Miccio, stilista, wedding planner e ormai da diversi anni noto personaggio televisivo. Attualmente il maestro di stile partenopeo è anche impegnato (in coppia con Alessandra Tripoli) in Ballando con le stelle e, nel programma di Milly Carlucci, sta mostrando un’altra faccia del suo essere “giocoso”, estroso, creativo e sempre aperto alle sfide. Forse è stata proprio la sua ironia – oltre ovviamente alla sua professionalità – la carta vincente che ha fatto innamorare numerosi spettatori dei suoi programmi in onda su Real Time, tanto da non volerne perdere neanche una puntata.

Ma come ti vesti? Shopping Night, Wedding Planners, L’eleganza del maschio sono i programmi televisivi con i quali si è avvicinato al pubblico italiano e, soprattutto, con i quali ha permesso al pubblico italiano di avvicinarsi al concetto di stile da più punti di vista: quanto, secondo lei, è stato importante inserire questi format nella tv italiana?
Credo che Real Time abbia il pregio di aver capito di cosa il pubblico ha bisogno e cioè di vedere in tv dei professionisti di vari settori in grado di lanciare dei messaggi chiari, credibili, veri, dei quali la gente possa fidarsi. Io stesso non nasco come un personaggio televisivo e non ho fatto altro che portare le mie competenze in tv.

La parola “stile” cosa contiene dentro di sé? Che valore ha secondo lei?
La ritengo importantissima; è un modo per poter comunicare agli altri, è il modo con il quale inviamo un messaggio all’esterno e diciamo chi siamo. Io sono convinto che l’abito faccia il monaco. Le persone quando ci vedono vestite in un certo modo si fanno un’idea di noi, prima ancora che si apra bocca. Non basta solo vestirsi bene, certo, ma è un aspetto fondamentale.

Ma, secondo lei, è possibile imparare ad avere buon gusto?
È necessario fare chiarezza: il buon gusto è qualcosa di innato, o lo si possiede oppure no, così come l’eleganza. Si può però imparare ad abbinare due colori, due capi e a capire cosa sia l’occasione d’uso. Questo lo si può fare con una certa costanza, ma se si parla di buon gusto, beh, quella è un’attitudine personale, un dono direi.

Questi anni in tv l’hanno fatta entrare in contatto con numerosi vip, questo in qualche modo l’ha cambiata?
No. Assolutamente. Io continuo a fare quello che facevo prima e – soprattutto – continuo ad essere quello di prima. La televisione mi ha dato solo l’opportunità di trasmettere un messaggio, di far luce sulla mia professione e di portarla nelle case degli Italiani.

In Ma come ti vesti?, oltre ai cambi di look davvero sorprendenti, ciò che colpisce è la complicità tra lei e Carla Gozzi: qual è il rapporto tra voi anche a telecamere spente?
Siamo esattamente così, come ci si vede in tv. Siamo due persone che amano ironizzare sulla propria personalità. Siamo compagni di gioco e, avendo una professione al di là delle telecamere, per noi Real Time rappresenta un modo per rifuggire dalla routine quotidiana, per divertirci e per regalare un sorriso a chi ci guarda.

Numerose spose son rimaste colpite al vedere le sue collezioni di wedding dress: cosa prova ogni volta che realizza una nuova collezione? E quali sono le caratteristiche di Back to elegance?
Ho approcciato al vasto mondo degli abiti da sposa dopo centinaia e centinaia di prove in numerosi atelier e dopo aver visto cosa chiedono le spose, ho unito il loro desiderio ai miei sogni ed ho realizzato i miei abiti. Back to elegance è un ritorno all’essenzialità, ai tessuti pregiati, al pizzo come trait d’union di tutta la collezione. Il mio obiettivo è quello di rappresentare una sposa senza tempo.

Si può parlare secondo lei della “sposa perfetta”? Esiste?
Sì. Può esistere il concetto di sposa perfetta. In fondo io lavoro proprio per questo. Quando una donna viene da me per trovare il suo abito da sposa non deve avere dubbi, non deve trovare imperfezioni, deve essere convinta di aver scelto il meglio.

C’è un accessorio o un tipo di abito che non inserirebbe mai e poi mai in una sua collezione di wedding dress?
Mah, più che un accessorio, visto che mi piacciono tutti (acconciature, velo, gioielli), bandirei gli abiti troppo scollati, non perché sia bigotto, ma perché credo che la sobrietà sia la chiave giusta per un giorno tanto importante. Non amo quegli abiti da sposa che sembrano più abiti da sera, con scolli provocanti e spacchi profondi. Bandisco tutto ciò che è sopra le righe.

Parlando di moda più in generale, cosa bisogna indossare in questo Autunno/Inverno 2014-2015?
Consiglio di scegliere capi perfetti per la propria silhouette. Non si possono ritagliare foto dalle riviste e copiarle del tutto. Ci si può ispirare, certo, guardare le sfilate, ma poi è necessario giocare con i trend, farli propri, personalizzarli insomma.

Ci sono, secondo lei, dei trend molto forti in queste stagioni più fredde?
L’arancio è il nuovo nero, ma non sta bene a tutti. Anche il bordeaux si vede abbastanza. Poi va molto di moda il cappotto oversize, più classico o magari militare. L’animalier non passa di moda e c’è un ritorno del tartan per la mia grandissima felicità. Io adoro il tartan.

Per lei è più importante il capello acconciato in un certo modo, il make up o l’abbigliamento?
Sicuramente essere in ordine è prioritario. L’amor proprio è la prima regola. Io sostengo che nessuna donna dovrebbe mai fare a meno di un indumento lavato e stirato, di una piega ai capelli, di un filo di make up e di mani e piedi curati.

Qual è l’errore più comune che nota nelle donne che a lei si rivolgono?
La taglia sbagliata. Molte persone non sanno capire quando un abito è troppo stretto o troppo largo. Io dico sempre che ogni donna dovrebbe avere una sarta per amica.

Attualmente è coinvolto anche come ballerino in Ballando con le stelle: cosa le sta dando questa esperienza?
Devo dire che è un’esperienza che sta servendo per dedicarmi un po’ di tempo, è proprio questo il motivo per cui ho detto sì alla telefonata di Milly. Sicuramente c’è una grande fatica e un lavoro dietro che non mi aspettavo, ma sono felicissimo, anche per il gruppo di ballerini e per le altre “stelle” con le quali vado molto d’accordo.

Anche a Ballando è lei a curare il suo look?
Assolutamente. Lavoro con le costumiste e con le sarte degli uffici Rai, tutte molto competenti, tutte pronte e preparate ad aiutarci con costumi che possano dare la migliore interpretazione del ballo.

Nella sua carriera ha avuto mai esperienze nel settore dei costumi da ballo?
No, mai.

E con Ballando le sta venendo voglia di cimentarsi anche in questo settore?
No (ndr. ride). Non ho intenzione di fare il costumista.

Ci dia un ultimo consiglio che tutte le donne possano appuntare e ripetersi come un mantra giorno dopo giorno…
Siate voi stesse sempre. Non permettete di farvi cambiare neanche da un parrucchiere che vuole per forza convincervi a provare un nuovo colore. Sentiatevi sicure e sempre a vostro agio, solo così sarete davvero vincenti.

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