Save the Duck: il piumino senza piume ottiene il logo Animal Free aderendo al progetto Lav

Conquista sempre più spazio la moda etica che rinuncia all’utilizzo di materiali di origine animale. E così, Save the duck, il brand italiano di piumini senza piume, aderisce al progetto “Animal Free Fashion” lanciato dalla Lav (Lega Anti Vivisezione, associazione animalista italiana). Il marchio ha sottoscritto l’iniziativa con il massimo del rating previsto, VVV+, impegnandosi a rinunciare a pelliccia, piume, seta, pelle e lana. Lav, infatti, ha creato un rating etico in base alle rinunce da parte delle aziende dei materiali di origine animale che otterranno una valutazione corrispondente da poter riportare sulle etichette dei propri capi insieme al logo Animal Free. “Per Save the Duck – dice l’azienda – è un riconoscimento molto importante. Avere la certificazione Lav è uno dei tanti traguardi che ci siamo posti quando abbiamo iniziato a creare i nostri piumini duck free“.

Come dimostrato da una recente rilevazione Ispo condotta in sei Paesi Ue – ha detto Simone Pavesi, responsabile Moda Etica Lav – la moda Animal-Free corrisponde almeno al 12% della domanda attuale dei consumatori europei e, con il 78,6% di propensione all’acquisto, rappresenta una enorme opportunità di mercato per le aziende di moda eticamente responsabili“. Da anni Lav insieme ad altre associazioni animaliste si batte contro lo sfruttamento degli animali nel mondo della moda e non solo.

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In realtà, il polverone mediatico più alto si è sollevato solo qualche mese fa grazie all’inchiesta realizzata dalla trasmissione “Report” che ha scosso la sensibilità del grande pubblico. Perché tra il dire e il fare c’è davvero un mare di crudeltà. Al centro dello scandalo ”Siamo tutti oche” la Moncler accusata di rivolgersi a fornitori che non garantiscono il giusto trattamento degli animali sottoponendoli a spiumature che causano ferimenti. A seguito dell’inchiesta si è tenuto un incontro tra Lav e Moncler: l’azienda non ha escluso cambiamenti nel sistema di produzione. Nussun impegno formale insomma, solo la volontà di monitorare più attentamente la catena di approvvigionamento delle piume.

Foto by Facebook

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