Fabio Curto, look casual chic e barba folta per il vincitore di “The Voice”

Che questa edizione di The Voice che si è appena conclusa si sia distinta tra le altre in fatto di look è indubbio. Gli outfit proposti dai coach, così come quelli degli ospiti internazionali, sono stati ammirati dagli spettatori e spesso oggetto di commenti salienti sui social. Stesso discorso per i concorrenti, a volte giudicati un po’ troppo aggressivi, altre volte osannati per la loro sobrietà. Ed è proprio quest’ultimo il caso del vincitore di quest’anno, ovvero Fabio Curto, il ventisettenne calabrese di Acri del cosiddetto “team Fach”, composto da Roby e Francesco Facchinetti, che sembra piacere proprio a tutti. Merito anche del suo stile, semplice ed elegante.

Camicia grigia arrotolata sulle maniche, cravattino slacciato intorno al collo (che fa tanto rock’n’roll) pantaloni neri classici da completo, ma senza giacca: è così che il cantautore è salito sul palco nella serata finale, conquistando il pubblico a casa e in sala. Un look più ricercato se vogliamo, quasi da crooner, ma adatto all’occasione e perfettamente in linea con quelli più casual sfoggiati nelle serate precedenti. Insomma Fabio Curto convince, sia quando indossa chino (cioè i pantaloni asciutti, senza pinces, con tasche a filo, da portare arrotolati sul fondo) abbinati a semplici t-shirt, sia nella versione grand soiree. Forse perché non rinuncia mai a un tocco personale: che siano le bretelle (amatissime anche da un altro protagonista del talent, ovvero J-Ax), il gilet o la coppola in testa.

Proprio il gilet abbottonatissimo indossato su una classica camicia bianca e il tipico cappello calabrese (omaggio alla sua terra natia) hanno contraddistinto le sue prime esibizioni, rendendolo immediatamente riconoscibile ai più. Così come la sua folta barba (più curata della tipica hipster), che gli è valsa i soprannomi di Ulisse, Leonida o di Bronzo di Riace. Ma a quanto pare Fabio, preferisce chi lo paragona a Enea che, come ha detto lui stesso in una recentissima intervista a Il Fatto Quotidiano: “nonostante la paura non rinuncia a combattere come un leone nel campo di battaglia acheo“. Infine, dobbiamo ammettere che anche a noi il musicista piace barbuto, più che quando era senza peluria e suonava per le strade italiane in attesa della giusta occasione. Voi che ne pensate?

Foto by Facebook

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