Bruno Barbieri stilista per Memory’s ltd: giacche e camicie ecofriendly e di tendenza

Bruno Barbieri si riconosce subito. E non solo quando indossa la divisa da chef o quando appare in televisione come giudice di MasterChef. No, Bruno Barbieri si riconosce subito soprattutto per i suoi outfit ricercati e il suo look, sempre originale e di classe. Una passione, quella per il mondo della la moda, che lo stesso lo chef stellato non ha mai nascosto. E se lo scorso anno era stato tra le punte di diamante del Pitti Uomo, grazie a una curatissima collezione disegnata da Gabriele Pasini (e firmata Lardini) che portava il suo nome, quest’anno ha voluto fare un passo in più: ed è tornato in passerella a Fortezza da Basso per presentare la sua nuovissima capsule collection, Barbieri per Memory’s ltd, nata grazie all’incontro con il patron del marchio, Alessandro Marchesi.

Si tratta di 10 capi pensati e realizzati per dare alla natura e alle materie prime la giusta importanza. Proprio come le buone ricette, che devono sempre rispettare la qualità e la stagionalità degli ingredienti, anche gli abiti per lo chef devono saper regalare le emozioni di una volta, quando cioè venivano fatti su misura e con estrema cura di tutti i dettagli. Senza dimenticare, però, la modernità. Ed ecco quindi prodotti di vestibilità in linea con le tendenze del momento, realizzati però solo con tessuti 100 per cento ecologici, provenienti da coltivazioni naturali, come la canapa o l’ortica. Protagonista d’eccezione, inoltre, il mondo delle spezie con i suoi colori, sapientemente e meticolosamente messi insieme da una grande arte sartoriale tutta italiana.

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Secondo Barbieri, inoltre, fashion e cucina hanno molto in comune.

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Per lui, infatti, c’è una grande relazione tra cibo e moda e il fil rouge che li unisce è senza dubbio la ricerca, il gusto per i dettagli e il continuo aggiornarsi. Insomma, un pizzico di vanità non fa mai male, nemmeno tra i fornelli. Tanto che il buon Bruno anche quando è all’opera nel suo ristorante è attento ai dettagli, persino delle proprie divise: “Io ci ho sempre fatto attenzione, quando in Italia non le produceva nessuno io le compravo in Francia“. Ha detto a proposito delle giacche da cuoco particolari che sfoggia. E noi non stentiamo a credergli.

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