Pitti Bimbo, da Scervino a Manila Grace: la moda dei piccoli imita mamma e papà

Si sono aperte ieri – 25 giugno – le porte di Pitti Bimbo 81 a Fortezza da Basso. Dopo il successo di Pitti Uomo, terminato la scorsa settimana, ora è l’universo dei più piccoli e delle più piccole ad essere protagonista a Firenze (guarda qui tutto il programma) fino a sabato 27 giugno. Manila Grace, Missoni, Miss Grant, Ermanno Scervino Junior, Roberto Cavalli: sono tanti gli stilisti famosi che già nella giornata di ieri hanno portato al Pitti una moda a misura di bambini.

I modelli dai quali il fashion system prende spunto sono proprio i capi di abbigliamento da adulto. I bimbi, insomma, copiano mamma e papà. L’abbigliamento delle bambine somiglia sempre di più a quello delle mamme, come ha dimostrato ieri Manila Grace nella sua sfilata coloratissima: t-shirt con stampe, pantaloni plissettati a palazzo, gonne midi variopinte, capi animalier, cappelli, pashmine e pochette come quelle delle grandi. Gli ometti non sono da meno: vogliono vestirsi come i loro papà, con tessuti leggeri, con tagli sartoriali e pantaloni classici e dandy. E se Manila Grace porta in passerella giacche casual, bermuda con risvolto finale e sneakers a tinta unita, Ermanno Scervino risponde con le righe mariniére, con il military flower e si tuffa negli anni ’90.

Già nella prima giornata di Pitti Bimbo 81 sono stati diversi i vip presenti alla kermesse: Claudia Galanti è arrivata allo stand Nanan con un look total black composto da shorts, blusa morbida e sandalo con cinturino alla caviglia. Helen Hidding ha scelto un outfit casual e total white a La stupenderia Milano, Justine Mattera è stata la special guest di Fracomina con jeans e casacca rosa e, parlando di stilisti, non sono mancati Franco Rosso e i gemelli DSquared. La moda bimbi continuerà ad animare Firenze ancora per due giorni e l’aria che si respira è buona, anche in seguito ai dati elaborati da Sistema Moda Italia, secondo i quali il comparto della moda bimbo nel 2014 ha registrato un fatturato in aumento del 2,4 per cento, ritornando, dopo un trend negativo, ai livelli del 2011. Il merito va soprattutto all’export in aumento del 7,7 per cento.

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