“Esperando Rio”: al Rome Cavalieri il “Food Festival Brasil”

A pochi giorni dall’inizio delle tanto attese Olimpiadi del Brasile il “gioiello” capitolino della catena Waldorf Astoria Hotel & Resort, il “Rome Cavalieri”, ha deciso di “aiutare” i suoi ospiti a immergersi nella tradizione e nella cultura brasiliana con un “festival enogastronomico” di altissimo livello chiamato per l’occasione “Food Festiaval Brasil”. Fino al 24 luglio al ristorante a bordo piscina “L’Uliveto” lo chef  internazionale Fabio Boschero proporrà un menù con le portate più “rappresentative” di questo paese sterminato dove la gioia di vivere si esprime anche attraverso il cibo.

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Con una strepitosa festa inaugurale il “Rome Cavalieri” ha dato il via al “Food Festival Brasil”, manifestazione enogastronomica e culturale che permette a ogni ospite di entrare nell’atmosfera degli ormai prossimi giochi olimpici passando per i tanti piatti tipici di questo meraviglioso paese. Tra gli ideatori della kermesse culinaria, oltre al padrone di casa e “managing director” Alessandro Cabella,  lo chef Fabio Boschero, appena rientrato nella capitale dopo un lungo periodo di intenso lavoro in Brasile.

“Sono felice di aver contributo alla nascita del “Food Festival Brasil” perché, tornato a Roma, mi sono accorto che all’atmosfera di qui manca qualcosa. Una gioia e una spensieratezza che c’erano quando sono partito e ora non sento più. Sarà la situazione economica, oppure la politica internazionale, non so, ma questa “pesantezza” non va bene per l’animo umano. Il Brasile è una terra dove c’è gioia anche nei luoghi meno ricchi. Gli italiani conoscono solo il “samba” e il calcio ma il Brasile ha tantissimo da offrire perché è un paese grande come l’Europa e in ogni angolo ci sono cose incredibili. Questo festival gastronomico porta una ventata di Brasile a Roma: i suoi colori, i suoi profumi, quei sapori fantastici e semplici che ti rendono felice senza un perché“.

fabio boschero

Carne, fagioli, dolci squisiti. Per una intera settimana si viaggerà virtualmente nell’immenso territorio brasiliano accompagnati non solo da Boschero ma anche da due chef arrivati per l ‘occasione da San Paolo: Bailoni Mezadri e Belo Dos Santos. “Partiremo da Rio grazie alla “Feijoada” e la culinaria da Boteco, tipici dei bar in cui l’happy hour è rito e tradizione, fino all’Amazzonia con la “Tapioca”. Toccheremo anche Bahia con il “Palmito e Camarao” e San Paulo con le carni e il pesce. Proporremo la “Picanha”, il taglio di carne più nobile e richiesto in tutto il Brasile e lo stufato con la “Mandioca”, piatto tipico delle regioni centrali, o la “Moqueca di Aragosta”, preparata come solo a Bahia Salvador sanno fare”.

Tra le tante delizie, da non perdere sicuramente il “Pao de queijo”, un pane al formaggio a base di farina di tapioca fatto secondo una antica ricetta  tipica degli stati di Goiás e Minas Gerais, oppure “l’Arroz doce”, un riso dolcissimo generalmente servito come dessert e a merenda.

“Nonostante io ami le materie prime a chilometro zero” si rammarica Fabio Boschero, “stavolta ho dovuto portare per forza qualcosa dal Brasile. Perché la frutta tropicale che c’è qui da noi non ha lo stesso sapore di quella che si mangia laggiù. La tapioca e la manioca non sono assolutamente comparabili, per non parlare di un certo tipo di spezie. Per realizzare piatti di estrema qualità ho dovuto fare un piccolo compromesso con la mia coscienza di chef ma, visti i risultati, ne è valsa la pena”.

Ambasciatore dell'Angola Florêcio Mariano Da Conceição De Almeida, Ambascitore del Brasile Ricardo Neiva Tavares , Alessandro Cabella

Durante il party inaugurale, con il meraviglioso parco dell’Hotel ornato da composizioni di fiori tropicali e frutta esotica, gli ospiti hanno goduto della serata calda e piacevole seduti sotto i gazebo o i divani variopinti sparsi per il giardino. Accompagnati dalle note di “Samba” e” Bossanova2, hanno sorseggiato Capirinhe e Capiroske preparate da mani esperte, con zucchero scuro, lime e altri ingredienti arrivati da lontano. Infine hanno gustato pietanze preparate con prodotti veri e genuini, trattati e cucinati come la migliore cultura brasiliana impone, scoprendo anche materie prime sanissime e poco diffuse.

Entusiasti l’Ambasciatore del Brasile Ricardo Neiva Tavaers e la consorte Cecilia: “qui ci sentiamo proprio a casa”, hanno confessato tra un brindisi e un assaggino.

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