Agnona, il fascino eterno dei filati preziosi

“Il marchio dei tessuti di lusso, home wear e prêt-à-porter Agnona, che meno di un mese fa ha aperto il suo secondo flagship store coreano all’interno del prestigioso department store Shinsegae – Main” a Seoul, alla sfilata durante la settimana milanese della moda ha proposto una donna “Cigno”,   con capi che la stampa francese ha definito “luxe confidentiel” ovvero “lusso riservato”, non ostentato. Un guardaroba senza tempo che invece di stupire continua a incantare con il suo fascino discreto.

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E’ una donna avvolgente, nei suoi abiti di un’eleganza” minimal”, quella presentata dal marchio Agnona durante la settimana milanese della moda. Che trae piacere dall’indossare capi leggerissimi di squisita fattura, immenso comfort e nel comunicarlo con discrezione a chi ha intorno. Il cachemire che le accarezza la pelle, la seta che sfiora il corpo senza comprimerlo le regalano sensualità e charme, le accendono lo sguardo di passione per tutto ciò che è semplicemente lusso. Il direttore artistico della maison, Simon Holloway, ha disegnato la collezione primavera estate 2017 ispirandosi a uno stile che non conosce età né i capricci della moda. Ecco quindi i sensuali abiti-colonna di crepe cady declinati in una palette di colori puri, moderni e delicati come il beige, il rosa fard, il rosa tenue, l’avorio, la menta, l’indigo, il verde mela e il blu fiordaliso. I filati fanno la parte del leone: pregiatissimo cachemire, seta morbida e fluida, freschissimo lino e cotone confezionati con grande stile sartoriale. Un cenno a parte meritano la viscosa, sottile e sfumata, utilizzata per punti di maglia ” ultrafine” moderni e attuali, il denim di cotone double face e il lino doppiato in satin.

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Vera “perla” di questa collezione per la stagione calda è il “Century” cachemire, decorato con un cabochon in guscio di tartaruga o tessuto che tanto assomiglia al denim. E’ l’esempio di come l’artigianalità tutta italiana si sposi con la tecnologia. Il “Century” cachemire infatti è una fibra che proviene dalla capra di cachemire della Mongolia interna, ritenuta a ragione la più bianca e pregiata al mondo: dopo la filatura il tessuto viene lavorato al telaio con un sottilissimo filo di seta di organzino. Il risultato è un cachemire double unico al mondo, brillante e morbido.

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Romantica, languida e sensuale la donna Agnona non più fare a meno di motivi floreali, astratti o meno, stampati o proposti su lavorazione jacquard e degli intarsi di prezioso pizzo “guipure” in cotone. Completano la collezione borse a mano soffici dalle linee morbide, tracolle realizzate nella più soffice suede e in nappa intrecciata a mano con catene in metallo martellato d’oro o d’ambra, e le scarpe: sandali in cuoio dalle zeppe altissime allacciati alla caviglia.

“Ho immaginato questa collezione per un Cigno di oggi” ha dichiarato Holloway. Ma guardandola sfilare in passerella capo dopo capo e ammirandone l’equilibrio tra eleganza, lusso, sartorialità e comfort, non può non venire in mente la celebre frase di Truman Capote: “Aveva un solo difetto: era perfetta. A parte questo era perfetta”.

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Photo credits: Karla Otto, Milan

 

 

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