London Fashion Week 2017: tendenze global, androgine e anti-Trump

È la volta della London Fashion Week, la settimana della moda che prosegue in suolo britannico le sfilate di New York. Ecco le principali tendenze sulle passerelle.

Dopo New York è la volta di Londra, che si sta popolando con modelle, passerelle e fashion designer per mostrare tutta la propria creatività stilistica. Nei confronti di un settore estremamente importante, che ha visto Londra come teatro delle proprie rivoluzioni culturali, l’Inghilterra post-Brexit ha reagito proponendosi in maniera il più possibile globale, cosa dichiaratamente voluta dai vertici del Bfc-British fashion council: il 50% dei designer in programma è nato al di fuori dei confini inglesi. Natalie Massenet, presidente del Bfc, ha dichiarato: “Siamo testimoni di cambiamenti epocali non solo in UK con Brexit, ma anche negli US in Europa, mentre il settore si sta rivoluzionando con novità come see now-buy now o le sfilate genderless“.

A proposito di genderless, le sfilate londinesi si stanno caratterizzando per androginia, mood multiculturale, spunti anarchici e riferimenti nostalgici o accusatori rispetto agli snodi dell’era trumpiana. Gareth Pugh ha descritto la propria collezione come “la visione austera di un mondo sull’orlo dell’anarchia“: la collezione consiste in imponenti sagome architettoniche, outfit che sembrano divise della polizia, stivali da combattimento polverosi, look-sacchi della spazzatura e cappelli da divise ufficiali. La collezione non si esime dall’inserire qualche istanza di femminismo al potere. House of Holland invece torna indietro con ragazze fresche e vintage in versione retrò-americana: la sfilata intitolata “Daddy where’s my car?” ha mostrato diverse stampe a scacchiera, stelle bianche e blu, frange e stivali da cowboy.

sfilate Londra
Gareth Pugh e House of Holland

Versace ha puntato sull’androginia schierando come pezzo forte le sorelle Hadid insieme a Taylor Hill sotto forti luci stroboscopiche: anche in questo caso abbiamo visto outfit militari, top e pantaloni a vita bassa e la sigla VERSUS scolpita ovunque. J.W.Anderson, che è solito giocare con i meccanismi di gender, stavolta si è concentrato sull’esaltazione della femminilità con drappeggi di jersey, piume di struzzo, top di maglia metallica e cristalli. Vedremo nei prossimi giorni come si evolveranno i trend londinesi: le sfilate proseguono fino a martedì.

Versace e J.W.Anderson

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