Federico Curradi, l’armonia dei contrasti per capi senza tempo

“Debutto col botto” a Milano Moda Uomo per Federico Curradi, ex direttore creativo di Iceberg Uomo che per la prima volta sulla piazza milanese ha presentato la collezione autunno/inverno 2017/2018 che porta il suo nome. I capi, dal taglio classico ma originale, di squisita fattura, tessuti naturali di grande qualità, hanno conquistato il massimo gradimento di appassionati di moda e operatori del settore, pubblico da sempre attento alle novità e nello stesso tempo abituato a livelli di eccellenza.

La gavetta paga. Lo sa bene Federico Curradi, arrivato al debutto milanese dopo anni passati a “farsi le ossa” negli atelier di Ermanno Scervino, Roberto Cavalli e poi Iceberg, dove ha convinto nel ruolo di direttore creativo della collezione uomo. Dopo la curiosità accesa a Pitti 89, lo stilista “fiorentino verace” è arrivato a Milano convincendo e stregando chi ancora non conosceva l’omonimo marchio.

In passerella capi dedicati a un uomo che ama sentirsi “libero” in ogni occasione, le cui regole sono spontanee e imprevedibili. Il contrasto tra ciò che è razionale e ciò che non lo è, tra conscio e inconscio, viene stemperato sapientemente dal designer in uno stile fluido che non permette classificazioni di genere a parte l’eleganza. “Streetwear e classic style” convergono in un’unica dimensione dando vita a un linguaggio universale e senza tempo, comprensibile a tutti, il cui denominatore comune è la qualità dei tessuti: lane a spina di pesce, alpaca, mohair, cashmere, gabardine e seta sono materiali preziosi che mettono d’accordo gli amanti dell’eccellenza e del comfort.

Piacevoli da sfoggiare ma soprattutto da indossare i cappotti-accappatoio dalle ampie proporzioni, i parka robusti, i maglioni avvolgenti che accarezzano la pelle a ogni movimento regalandole calore, le felpe oversize con cappuccio, le camicie fluide con tessuti da sciarpa, i pantaloni con doppia pince. La palette comprende le tonalità del nero, del grigio, del cammello, del verde militare e del blu oltremare. Mai come in questa occasione il marchio del brand si fonde con lo spirito della collezione: il lupo, animale notturno che affascina, inquieta e incuriosice, che esprime libertà e temperamento.

L’intenzione è razionale, l’istinto è irrazionale, ma Federico Curradi, entrando nella realtà parallela di un sogno, rende la conciliazione degli opposti delicatamente possibile. E anche se, per stessa ammissione dello stilista, ogni sua creazione è espressione di ciò che piace a lui e non di quello che risponde a logiche di mercato, inevitabilmente i suoi abiti hanno fatto presa sul grande pubblico, alla ricerca costante di uno stile personale che rispecchi anche le incertezze caratteriali.

Se ai sostenitori dell'”ecofriendly” piacciono i  suoi materiali naturali certificati, prodotti da manifatture locali a km. 0, ai fanatici del lusso contemporaneo non sfuggono le rifiniture frutto di sapiente artigianalità e tradizione sartoriale del territorio. In un mondo dove tutto cambia rapidamente, dove l’immagine dell’uomo bello e dannato è già vecchia, la nuova tendenza è il vivere “healty” e vestirsi di conseguenza. Federico Curradi l’ha appreso prima degli altri e ne ha già fatto tesoro.

Photo Credits: Karla Otto Press Office  

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