Un’interessante iniziativa pone Milano al centro dei riflettori: si tratta della moda ecologica dei Green Carpet Awards, con un evento previsto a settembre.
È la Camera nazionale della moda italiana insieme ad Eco-Age (fondata dalla moglie di Colin Firth) e sostenuta dal Mise e da Ice a proporre i Green Carpet Fashion Awards, un vero e proprio evento green che ha buone possibilità di porre Milano al centro dei riflettori. I milanesi Green Carpet Fashion Awards di Milano sono stati presentati nella settimana degli ultimi Oscar proprio da Livia Giuggioli Firth, che ha proposto di riconoscere e valorizzare l’ecosostenibilità di designer e lavoratori nei comparti di pelle e tessuti. Per ricevere i premi i brand devono rispettare determinati criteri, esposti sul sito di Eco-Age, che vanno dal rispetto delle risorse ambientali alla riduzione dell’inquinamento.
È in programma un grande evento alla Scala di Milano il 24 settembre 2017, promosso dalla Camera della Moda che è fortemente intenzionata a trasmettere principi etici anche nel vestire; alla serata “saranno presenti Armani, Valentino, Gucci, Prada e tanti fashion designer emergenti” aveva rivelato Lidia Firth durante la conferenza stampa. Nel mese di marzo è stato promosso anche un concorso per gli stilisti emergenti, incentrato sulla considerazione del green come principio guida nella creazione e nel disegno. Carlo Capasa, Presidente della Camera della Moda, ha intenzione di fare di Milano un fulcro della moda ecosostenibile, che si augura diventi “di moda” come il cibo o uno stile di vita rispettoso.
Ecco cos’ha dichiarato: “Negli ultimi anni abbiamo preparato gran parte del terreno, al fine di consentire al nostro paese di essere, ora, un leader globale in questo settore, attraverso passi molto pragmatici e concreti compiuti con alcuni dei marchi di moda dal profilo più elevato. Questa cerimonia di premiazione presenterà al mondo tale visione, consolidandola in una fusione splendidamente innovativa e contemporanea di glamour e creatività unicamente italiana”. E Milano potrebbe tornare al centro della scena fashion-etica internazionale.
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