Confindustria Moda sarà operativa dal 2018 e avrà Claudio Marenzi come Presidente

A Milano è stata presentata Confindustria Moda, il cui presidente sarà Claudio Marenzi. L’istituzione sarà operativa dal 2018.

Se ne parlava da tempo ma finalmente è ufficiale: Confindustria Moda è una realtà e ha rivelato nome e governance. La nuova istituzione coinvolgerà tutta la filiera italiana con Smi-Sistema moda Italia, Aimpes (associazione italiana manifatturieri pellettieri e succedanei) insieme a Aip (associazione italiana pellicceria), Anfao, Assocalzaturifici e Federorafi. Il nome designato è Confindustria moda e rappresenterà oltre 67mila aziende del made in Italy con un fatturato 88 miliardi di euro e una forza-lavoro di 580.000 persone.

A capo di Confindustria Moda ci sarà Claudio Marenzi, che aggiunge la nuova carica a quella di presidente di Emi-ente moda Italia e di presidente di Pitti immagine, mentre Cirillo Marcolin è stato designato come vicepresidente. Stando a quanto riporta Pambianco, per il secondo biennio i ruoli si ribalteranno: Cirillo Marcolin assumerà la carica di presidente mentre Marenzi quella di vicepresidente. La neofederazione è stata presentata a Milano alla presenza del presidente di Confidustria Vincenzo Boccia e al sottosegretario allo Sviluppo economico Ivan Scalfarotto, ed entrerà in fase di operatività dal 2018, con una sede in corso Sempione.

Moda

“Oggi dimostriamo al mondo che l’Italia sa fare sistema, diciamo chiaro che l’unica competizione utile è quella globale, la competizione domestica o peggio di campanile non esiste perché sono un danno all’intera economia del Paese” sono state le parole di Scalfarotto. Al governo, ha aggiunto il Sottosegretario, sta molto a cuore lo sviluppo economico nazionale tanto che sono stati stanziati 45 milioni di euro. Vincenzo Boccia si è dimostrato altrettanto entusiasta: “Con 88 miliardi di fatturato dimostriamo che i mercati di nicchia sono nostri e in tutto il mondo. Quando entrano in gioco bellezza ed equilibrio noi italiani siamo vincenti. Perciò smettiamola di parlare di degrado e puntiamo sulle politiche industriali necessarie. Un pezzo d’Italia reagisce e Confindustria Moda ne è la prova“.

Settore moda

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