Non solo Giulia De Lellis: condividere il lato B su Instagram è una moda

Una delle ultime mode che stanno spopolando su Instagram è fotografarsi il sedere e condividerlo. Ecco gli sviluppi di questo trend.

Ha un nome ben preciso ed è Cheeky Exploits, che costituisce l’ultima tendenza che sta serpeggiando sui social. A dare il via alla febbre dei sederi pare sia stato il profilo Instagram Cheeky Exploits, che ha iniziato a postare foto di persone di spalle con il sedere in primo piano e magari un paesaggio mozzafiato all’orizzonte. Le location sono solitamente stupende ed esclusive: la natura incontaminata ma anche lo skyline di una metropoli famosa. L’account ha un obiettivo “altruistico”: rendere il mondo più felice attraverso il sedere.

#CheekyExploits sta seminando una febbre amatoriale in giro per Instagram, dove tutti stanno proponendo il proprio lato B; l’account ha quasi 287mila follower e mostra splendide donne in spiaggia, uomini al pianoforte, amici davanti al Golden Gate e persone addirittura in mezzo alla strada. Anche senza Cheeky Exploits, che costituisce il culmine di questo trend, ormai fotografarsi il sedere è un must della generazione 2.0. Se hai un accont Instagram con un discreto numero di follower e non ti fotografi il lato B sei out. Tra le star che hanno immediatamente messo in pratica questa tendenza c’è Giulia De Lellis, ormai solita postare le chiappe in primo piano provocando una valanga di commenti ostili dagli hater.

All’ultimo MET Gala abbiamo visto Kendall Jenner sfoderare un abito praticamente trasparente (con il lato B in primo piano) mentre Bella Hadid ha optato per una catsuit che metteva tutto in primo piano. Tra le postatrici di lati B scolpiti ci sono anche le sorelle Rodriguez (Belen e Cecilia), Asia Nuccetelli e naturalmente, in ambito internazionale, la modella più disinibita: Emily Ratajkowski. Che ne pensate di questa moda? Declinerà presto?

LEGGI ANCHE GIULIA DE LELLIS: L’ENORME LATO B CON LE FARFALLE SEMINA IL CAOS SU INSTAGRAM

Photo Credits Twitter

 

 

Impostazioni privacy