Cannes, elogio della mutanda (quando c’è)

In genere gli appassionati di moda cercano di capire quale sia la tendenza dominante di un dato evento mediatico. Spesso le celebrità scelgono di vestirsi in rosso, in banco, quest’anno nei premi cinematografici che contano si è assistito a un trionfo del giallo. E a Cannes? Quale è stata la tendenza imperante sui vari red carpet del Festival Internazionale del Cinema? Abiti con spacchi inguinali da cui non si intravede, ma si vede per benino, la mutanda e vestiti trasparenti con slip a vista. Anche se talvolta sembra proprio non esserci.

 

Ci sono bellissime dello showbiz che ormai, nel presentarsi in pubblico quasi nude, sono diventate maestre. Pensate a Bella Hadid, che lo scorso anno al Festival di Cannes ha scandalizzato tutti con un abito rosso con spacco inguinale e slip a vista e quest’anno invece…pure! Solo che la mutanda era in tinta, rosa pallidissimo. All’Amfar Gala la creazione lunga fino ai piedi di Ralph & Russo trasparente con cristalli a coprire le “pudenda” ha lasciato tutti di stucco. Bellissima, ma tanto, tanto nuda. L’obiettivo dei fotografi era tutto concentrato nella “zona strategica”: avrà o meno lo slip? Color carne, ma l’aveva.

Anche Sara Sampaio si è presa la sua buona dose di pagine sui giornali grazie al suo vestito bianco di Francesco Scognamiglio lungo fino ai piedi, accollato, con tutti pizzi e merletti sul davanti ma completamente trasparente sul dietro tanto che tutti hanno potuto ammirare le “ciappett” della supermodella portoghese. Un bel vedere, ma sempre un sedere. Inutile dire quanti primi piani sono stati fatti al suo “Lato B”. Ha avuto quasi più scatti del suo fantastico sorriso. Complimenti a Scognamiglio che ha saputo trovare per la sua creazione un così delizioso testimonial.

Eva Longoria ha scelto anche lei un abito lungo, stavolta carne, e nudo, ricoperto solo nei punti strategici da ricami a tinte pastello. Furba come una volpe, visto che non ha più vent’anni come le succitate top model, allo slip “filo interdentale” ha preferito una culotte sempre color carne. Insomma: che si vedano le gambe, magari pure l’inguine ma che lato A e B siano coperti da sguardi indiscreti. Forse meno d’impatto ma sicuramente più di classe.

La top Petra Namcova, in passato anche angelo di Victoria’s Secret, ha deciso di abbandonare il “vedo non vedo” per il “vedo parecchio”: il suo abito bianco aveva scollatura abissale da cui spuntava spesso e volentieri il seno e uno spacco da cui, ancor più spesso, è spuntata la “mutanda”. Alla fine nessuno ha ammirato nel modo giusto la sofisticata acconciatura con treccia “a spina di pesce” su un solo della testa e il resto della chioma sciolto in morbide onde. Ovviamente, c’era altro da guardare.

Ammirando questi abiti d’alta moda che non lasciano nulla all’immaginazione una domanda sorge spontanea: per attirare l’attenzione non ci si può spogliare più di così senza rischiare l’atto osceno in luogo pubblico. Cosa fare per catalizzare l’attenzione del mondo sul red carpet durante la prossima edizione del festival di Cannes? Probabilmente arrivare direttamente in mutande, senza inutili brandelli di tessuto che ne impediscano parzialmente la vista. Vareria Marini è avvisata: i suoi perizomi pieni di cristalli Swarovski, quelli presentati qualche anno fa, potrebbero tornare prepotentemente di moda.

Impostazioni privacy