Selvaggia Lucarelli attacca le top anni ’90 della sfilata Versace

La Milano Fashion Week si fermava a commuoversi per il revival nostalgico delle modelle anni ’90 sulla passerella di Versace ma Selvaggia Lucarelli… non aveva nessuna intenzione di struggersi per quelle top.

La celebrazione di Versace per il ventennale dalla morte di Gianni è consistita in uno show potente, magnetico, ad alto tasso di nostalgia. Donatella ha deciso di puntare sull’emozione e ha fatto sfilare, inaspettatamente – dopo le varie Gigi Hadid, Hailey Baldwin e le altre giovanissime – una cinquina di top anni ’90: Claudia Schiffer, Cindy Crawford, Helena Christensen, Naomi Campbell, Carla Bruni. Le star, che hanno regnato nel decennio in cui la figura della supermodella è effettivamente nata, erano in forma perfetta, quasi sconvolgente pensando alla loro età, soprattutto l’eterna Barbie Claudia Schiffer o la Venere Nera Naomi, più bella ora che allora. In tanti si sono commossi, e non tanto per Gianni Versace ma ripensando alla propria infanzia/adolescenza/giovinezza.

Tra questi nostalgici in lacrime però non c’era Selvaggia Lucarelli, che sull’operazione ha affisso il proprio gigantesco NO, ovviamente su Facebook. Ecco cos’ha scritto l’influencer sulla piattaforma social: “Voi guardavate Naomi e le altre, io pensavo a Karen, Linda e a tutte quelle che su quella passerella non c’erano. Perché non sono rimaste agli anni ’90. Sono inciampate, sono cambiate, sono invecchiate e, forse, sono un po’ più simili a noi”. La Lucarelli, voce fuori dal coro, ha scritto un pezzo per Il Fatto Quotidiano insistendo sulle assenze e su presenze che tematizzavano un concetto chiave: la bellezza dei ’90, impermeabile al tempo è falsa.

“Era tutto un “Ancora meravigliose”, “Sono tornate le dee” e così via, con punte di nostalgia per quelle modelle “che così non ce ne sono più” e di invidia per queste cinque cinquantenni che “sono più fighe delle ventenni ””. Ma mancavano alcune top: Linda Evangelista (nonostante qualche portale abbia riportato che la top era in passerella con le altre!), Christy Turlington, Karen Mulder, Stephanie Seymour, Kate Moss. Perché? La risposta ci pensa la Lucarelli a darla: non sono più perfette, non sono inossidabili. “Stesse pettinature, stesso colore di capelli, la pancia sempre piatta a costo di chissà quali sacrifici (ancora, dopo 30 anni) e in qualche caso (La Bruni, soprattutto) costosi e discutibili tagliandi dal chirurgo”, mentre le altre “sarebbero state anno 2017 e non anni ’90 o che hanno scelto di non esserci perché sono finalmente donne libere”.

La Lucarelli chiude con una chiosa: “È così che voglio immaginarmi le altre, quelle che sono rimaste a casa: Karen, Kate, Christy, Stephanie, Linda, tutte sedute attorno a una tavola, un bicchiere di vino in mano e un brindisi alle donne che cambiano e raccontano non un’epoca, ma un’età: la loro, la nostra”. In quanti la pensano come lei?

Carla Bruni, Claudia Schiffer, Naomi Campbell, Cindy Crawford e Helena Christensen
Linda Evangelista
Linda Evangelista prima e adesso
Karen Mulder
Karen Mulder adesso
Kate Moss
Kate Moss

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