Scandalo Weinstein: i danni a Marchesa, il brand della moglie del produttore

Lo scandalo che ha travolto Harvey Weinstein ha coinvolto anche la moglie del produttore, titolare del celebre brand Marchesa. Sulla casa di moda sono emersi retroscena controversi.

Il gigantesco scandalo che ha incastrato il produttore americano Harvey Weinstein dopo decine di accuse di abusi e molestie ha incendiato l’opinione pubblica: in molti si sono schierati a favore delle vittime e contro il produttore, che è stato licenziato e abbandonato dalla famiglia. Ma le accuse a Weinstein hanno avuto ripercussioni non solo nel mondo del cinema ma anche in quello della moda. Il luxury brand Marchesa, di cui è titolare l’(ex) moglie di Weinstein Georgina Chapman, 41 anni, che ha fondato il brand in Inghilterra nel 2004.

Marchesa è stato travolto insieme a Weinstein, un po’ per luce riflessa e un po’ per alcuni particolari emersi, racconti su attrici costrette a indossare “abiti orrendi” sui red carpet per volere del potente produttore. Fu proprio Weinstein a far decollare il marchio della moglie, che conobbe proprio nell’anno 2004. Renee Zellweger è una delle star che hanno affermato di essere state costrette dalla Miramax a indossare a eventi e serate di gala abiti firmati Marchesa. Un’altra conferma è arrivata da Felicity Hufflman, ex casalinga disperata di Desperate Housewives e protagonista di Transamerica. Allusioni analoghe sono arrivate da Sienna Miller, che ha fatto intendere di aver ricevuto pressioni nello scegliere il marchio.

Il marchio, sontuoso ed eccentrico ma anche estremamente femminile, è ispirato alla Marchesa Luisa Casati, nota per il suo temperamento trasgressivo e sopra le righe. Ora che le malefatte di Weinstein sono venute a galla, anche il brand della moglie è sotto accusa anche se Georgina si è affrettata a chiedere immediatamente il divorzio dall’uomo e allontanarsi con i figli. Ora è probabile che Marchesa venga boicottata sulla scia dello scandalo.

MARCHESA

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