Giorgio Armani: le idee sulla moda “inclusiva” e le polemiche su Gucci

Già qualche giorno fa erano circolate le dichiarazioni di Armani contro la sfilata di Gucci con le teste mozzate. Ecco la politica sartoriale di King Giorgio, che ha prodotto una collezione estremamente chic e coerente rispetto alla propria storia fashion.

La Milano Fashion Week 2018, oltre a dare un’idea sulle tendenze di moda nella prossima stagione autunno-inverno 2018/2019, ha anche messo in rilievo ancora una volta le profonde differenze stilistiche tra un fashion designer e l’altro, tra un brand e l’altro. Giorgio Armani aveva già indirizzato una frecciata, in occasione della propria sfilata, in direzione del competitor Gucci, che ha optato per la via spettacolare e per una passerella con modelli e modelle che tenevano in mano una riproduzione delle proprie teste mozzate.

“Uno può fare ciò che vuole ma, fatemelo dire, se metto in pedana una testa, sotto un braccio, mozzata, siamo al limite e io non sto a questo gioco, mi tolgo da questo gioco. Non vorrei neanche che i miei guardassero ciò che hanno fatto gli altri, se quello che fanno gli altri è questo, meglio che stiamo a casa nostra“ ha dichiarato Giorgio. Poi ha espresso anche un’idea sulla moda, sulla propria moda.

“Ho sempre pensato al mio lavoro come a una risposta al tempo presente. Per questa stagione ho immaginato una collezione senza confini, ricca, che attinge a molte culture per creare una moda in cui l’inclusione si oppone all’esclusione” ha dichiarato lo stilista. Per Giorgio Armani non è necessario per una donna vestirsi da uomo o assomigliare a un uomo per farsi strada nel mondo del lavoro: la femminilità è un tratto distintivo che va coltivato e mai affossato. Ecco perché la collezione dello stilista è stata popolata di capi feminine dall’allure super chic.

MFW ARMANI

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