Kate Moss: sfilate, scandali e un’anima rock

Lodata dai più grandi stilisti, emulata dalle ragazzine, celebrata sulle copertine di tutti i migliori magazine; nasce a Croydon (Londra), posa immediatamente per Calvin Klein e viene accusata di assumere cocaina. E’ lei, Kate Moss.

“Never explain, never complain! – Non spiegare mai, non lamentarti mai!” glielo insegna l’ex fidanzato Johnny Depp prima di sparire dalla sua vita; detto fatto, obiettivo raggiunto. Poche interviste, esclusive solo quelle legate ai contratti con i super marchi, così la top model non avrà mai il bisogno di parlare delle avventure con la droga, dell’anoressia e degli uomini che ha frequentato.

Incoronata come simbolo femminile del terzo millennio, icona degli anni Novanta, Kate Moss inizia la sua carriera appena quattordicenne; per lei non sarà facile competere con le grandi top model del momento: Claudia Schiffer, Elle Macpherson e Cindy Crawford, ma sarà la sua bellezza alternativa e il mood trasgressivo che la rappresenta a farla spopolare sulle passerelle e le campagne pubblicitarie.

A proposito di servizi fotografici e pubblicità, la Moss compare su più di 300 copertine editoriali e allora, perché non pubblicare un libro con tutte le foto scattate alla diva della moda in un quarto di secolo? La Rizzoli non ci pensa due volte ed ecco THE KATE MOSS BOOK; presentato dalla modella stessa nel Novembre 2012 sia a Londra che a Parigi.

Oltre alla moda la Moss ama la musica, celebre la tormentata storia con Pete Doherty, presta il suo volto (ed il suo corpo) per diversi videoclip musicali. Tra i più famosi: Elton John, George Michael e i The White Stripes la vogliono nei loro video per celebrare la loro musica unita alla bellezza stravagante della top.

Ma il 2012 per Kate Moss non è stato solo l’anno delle nozze d’argento con il mondo della moda, la modella inglese prende parte alla cerimonia di chiusura dei Giochi della XXX Olimpiade di Londra; insieme a lei: Naomi Campbell, Lily Cole, Alessandra Ambrosio, Jourdan Dunn, Karen Elson, Georgia May Jagger, Stella Tennant e David Gandy. Grandi nomi per un grande evento, il palco delle celebrazioni olimpiche si trasforma in una passerella da 10 e lode.

C’è chi la ama e chi la odia, ma poco importa, lei è un’ icona.