Vi ricordate l’immagine della bellissima principessa Lady Diana che nel 1985 volteggia insieme a John Travolta al ritmo di “You Should be Dancing” del film “La Febbre del sabato sera“? Era la cena alla Casa Bianca con il presidente Ronald Reagan e per l’occasione Diana indossava un abito di velluto blu firmato per lei da Victor Edelstein.
Quel vestito adesso è all’asta, ma non è l’unico.
Sono in totale dieci gli abiti che saranno battuti all’asta il prossimo 19 marzo a Londra, a gestire l’evento ci sarà Kerry Taylor Auctions, specializzata in aste storiche e vintage, il ricavato previsto si aggira intorno ai 687mila euro.
La principessa Diana era considerata un’icona di stile, era di classe ed elegante, amatissima dai più importanti stilisti del mondo che facevano a gara per vestirla.
Gli abiti sono tra i più famosi tra quelli indossati da Lady D, sono quelli che la principessa ha sfoggiato in alcuni eventi speciali e che sono stati immortalati in migliaia di foto in giro per il mondo; tra questi c’è anche quello usato per il servizio fotografico con il grande fotografo Mario Testino e poi ancora uno splendido abito nero scollato sulla schiena scelto per una première.
Guarda la fotogallery con gli abiti di Lady D all’asta.
Gli abiti erano stati precedentemente acquistati nel giugno 1997 da Maureen Rorech Dunkel, una donna d’affari della Florida, per una vendita destinata alla raccolta fondi in onore delle cause umanitarie sostenute da Diana.
Quattordici vestiti erano stati successivamente messi all’asta in Canada nel 2011, dopo che la Dunkel aveva dichiarato fallimento, ma solamente quattro di questi erano stati venduti.
“Quella vendita fu un disastro, i prezzi erano ridicolmente elevati, ma questa volta abbiamo fatto delle stime ragionevoli”, ha spiegato la portavoce di Kerry Taylor.
“Alcuni abiti sono stati indossati in visite ufficiali in Austria, Australia, Brasile, India, Corea del Sud e Stati Uniti”, afferma la casa d’aste, “Si tratta di creazioni realizzate da alcuni dei suoi stilisti preferiti come Zandra Rhodes, Catherine Walker, Bruce Oldfield e Victor Edelstein“.
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