Luca Angeli, l’eco-designer che ama il cartone

Luca Angeli è un giovane designer toscano che ha fatto della sostenibilità ambientale il capo saldo delle sue creazioni. Realizza complementi di arredo e oggetti di design utilizzando un materiale povero e considerato poco resistente come il cartone. Unendo passione, talento e creatività riesce a creare solide opere, come la sedia Nina, comodini, tavolini e moduli pensili da usare come librerie e portaoggetti.

L’opera di Luca Angeli si divide in due macro collezioni che si distinguono per le caratteristiche di produzione. I prodotti Post Industrial, realizzati con tecniche semi-industriali, sono in cartone tripla onda e vengono costruiti assemblando a mano fogli fustellati meccanicamente o tagliati al laser.

tavolino_cartone_luca_angeli

Le realizzazioni della serie Mod “sono esercizi di alfabetizzazione del linguaggio progettuale, sono come quei giochi che si fanno fare ai bambini per inventare delle figure a partire da forme geometriche elementari” spiega il designer sul suo sito. Un’idea semplice che coniuga risparmio ed ecologia: non vengono prodotti scarti e si abbattono i costi di produzione. Tavolini, moduli pensili, cestini e pouf prendono forma da un’unica fustellatura, le rifiniture vanno poi a differenziare la medesima cornice e rettangolo interno.

La prima opera di design sostenibile disegnata da questo ingegnere edile laureato all’Università di Pisa, è stata Nina, una seduta che sembra una poltrona dalle forme eleganti e sinuose realizzata assemblando i vari strati di cartone con della semplice colla vinilica e rinforzata poi con due barre metalliche filettate. In color avana, è possibile far colorare i lati per integrarla nell’arredamento della propria casa.

Le creazioni della serie Hand Made nascono invece solo grazie all’abilità manuale e al saper fare artigiano di Luca Angeli. Sono pezzi unici creati usando scarti e materiali di recupero. Un esempio è il comodino in legno e acciaio, materiali che abbandonati nella cantina del padre, che Luca ha recuperato dandogli una nuova vita.

Foto by cargocollective.com/lucaangeli