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Semplicità, fantasia, funzionalità: tre elementi indispensabili per un prodotto di design di successo. Questo è anche il risultato ottenuto dall’azienda italiana Foscarini e la designer francese Ionna Vautrin. Il lavoro dell’artista transalpina è molto influenzato dalla cultura giapponese. Dopo aver realizzato le lampade Chouchin, ispirate alle lanterne nipponiche di carta e bambù la nuova “fatica” si chiama Doll.
Piccole lampade portatili, estremamente pratiche, realizzate in vetro ed la cui forma è stata progettata col pensiero rivolto ad Oriente, ovviamente, e al Giappone in particolare ma non solo. Le bambole kokeshi sono, infatti, all’origini di questo piccolo gioiello di design. Linee stilizzate e naif di giochi per bambini unite alle forme delle lampade a olio: Il connubio di questi elementi è un oggetto dalla forma rotonda molto morbida.
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Inoltre un materiale molto duttile come il vetro é alla base del semplice successo di Doll. Le linee semplici, poi, sono sempre più elemento caratterizzante del lavoro della designer francese. Per il minimalismo Ionna Vautrin non poteva che prendere e riformulare alcuni punti chiavi della cultura giapponese: artigianalità, cura dei dettagli, zero fronzoli insomma.
L’esperimento riesce e si trasforma in un piccolo “fungo” di luce da poter utilizzare come luce per la scrivania, come abat-jour per la notte o anche come semplice soprammobile decorativo a cui non è difficile fare spazio. La base della lampada, creata in plastica, policarbonato, ABS è proposta in tre colorazioni diverse: gialla, rossa e grigia.
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