Sempre meno modelle di colore in passerella e Iman, icona glamour e super top degli anni’80, protesta: “Boicottiamo i marchi razzisti!”. A pubblicare dati allarmanti sulla questione è stato il New York Times che ha dimostrato come la percentuale delle modelle nere nei defilé di moda di quest’anno si sia attestata solo al 6 per cento; un dato in calo rispetto al 2012 quando la presenza era dell’8,1 per cento.
Durante la Settimana della Moda della Grande Mela dunque le indossatrici bianche sono state l’82,7 per cento, anche se non sono troppo diversi i dati riguardanti le passerelle di Londra, Milano e Parigi. In passato a sollevare la questione era stato il magazine Vogue Usa che, nel luglio del 2008, titolava: “It’s fashion racist?”. Da allora ad oggi la situazione sembra addirittura peggiorata e a confermarlo sono state anche le recenti dichiarazioni della modella Jourdan Dunn, esclusa formalmente dalla sfilata di Dior a causa di un seno troppo prosperoso anche se, lei stessa, aveva dichiarato di essere stata più volte vittima di discriminazione non per le sue forme ma per il colore della sua pelle.
LE FOTO DELLA MODELLA ANTA FALL
Se in quel caso però il polverone era stato in qualche modo arginato, adesso a puntare i piedi è la somala e naturalizzata statunitense Iman che denuncia a gran voce la ghettizzazione in corso. A muoverla in questa direzione la consapevolezza di provenire da un’epoca, gli anni ’80, in cui le modelle nere sfilavano in passerella acclamate ed apprezzate. Situazione che oggi sembra essersi tristemente ribaltata in favore delle indossatrici dall’incarnato chiarissimo. “C’è qualcosa che non va – ha dichiarato -abbiamo un presidente nero, una first lady nera. Verrebbe da pensare che le cose sono cambiate, ma non è così. Anzi, invece di andare avanti siamo andati indietro… Mi sembra che i tempi richiedano di tracciare una linea con decisione, come negli anni ’60, dicendo che se gli stilisti non usano modelle nere, allora noi li boicottiamo”.
Per dare ancora più forza alla sua protesta la modella ha fondato un movimento che vuole fare pressioni sugli stilisti newyorchesi perché usino più indossatrici nere a partire dalla prossima Fashion Week e, a darle man forte, c’è anche la collega Bethann Hardison, famossissima negli anni ’60. “Porteremo avanti questa battaglia – ha poi concluso – con ogni mezzo necessario”.
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