Coco Chanel, cinque cortometraggi con Keira Knightley per celebrarla

C’era una volta Coco Chanel. E c’è ancora, se si guarda al successo imperituro del suo impero e del brand da lei creato. La maison Chanel ha deciso di celebrare la sua musa e creatrice con cinque video, uno al giorno, che raccontano la storia di chi nel mondo della moda e del costume è vera e propria leggenda. Cinque cortometraggi, con due episodi narrati da Karl Lagerfeld (che ultimamente ha profonda vocazione cinematografica) e con la bellissima Keira Knightley, già testimonial di molte campagne della maison della doppia C.

Coco, al secolo Gabrielle Bonheur Chanel, porta la felicità – o meglio il “tempo buono” – nel suo stesso nome. Felicità che nessuno le ha regalato, impero che ha creato da sola, costruendo un sogno passo dopo passo e rivoluzionando usanze e abitudini, stile e immaginario per sempre. “Once upon a time” Gabrielle, raccontano i cinque corti. Gabrielle che poi è diventata Coco: diminutivo che nasce ai tempi in cui lavorava nel cabaret. Abbandonata dal padre in un orfanotrofio a 12 anni, Coco Chanel si è rimboccata le maniche e ha continuato ad andare avanti, fino all’apertura delle sue prime boutique.

I cortometraggi raccontano con un bel ritmo, tanta passione e, perché no, grande devozione, le tappe della vita di colei che è diventata leggenda a 130 anni dalla sua nascita. Fin dalla nascita a Saumur il 19 agosto del 1883 e le sue umili origini. C’è l’incontro con Boy Capel, il grande amore della sua vita. C’è la morte di lui in un incidente e c’è la grande sfida di Coco: lasciare tutto per disperazione o “continuare da sola quello che avevamo cominciato insieme“? Ha scelto di andare avanti, Gabrielle, fino ad arrivare a creare il petite robe noire, il leggendario tailleur, e naturalmente quel profumo le cui gocce (due) erano l’unica cosa con la quale andava a dormire quell’altra icona della moda, dello spettacolo e della storia che è stata Marylin Monroe.

Il Video di “Coco – Inside Chanel”

Il Video di “Once Upon A Time…” by Karl Lagerfeld

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