Lei si chiama Giorgia Marino, ha 29 anni, è alta 175 cm, pesa 83 kg e indossa la taglia 48 o 50. Sì, è una ragazza curvy, parola usata per indicare coloro che hanno forme più morbide di quelle che pretenderebbe la moda. Lei, però, non se ne è curata e ha aperto un blog di moda (e non solo), che si chiama Morbida la vita. In realtà, la sua, di vita è molto, fin troppo piena e, quindi, anche spigolosa, oltre che entusiasmante. Dopo aver momentaneamente accantonato il suo progetto di partire per gli States per fare la modella plus size, si è dedicata a un’altra idea: fondare una rivista per ragazze e donne cicciottelle, che parli di trend, tecnologia, cucina. E ce l’ha fatta, visto che il primo numero uscirà proprio a giorni e si chiama Donne con le curve.
E nel tuo blog di cosa parli?
Di tutto e di niente, nel senso che le mie sono quasi delle chiacchere al bar con le amiche. Tratto spesso di autostima e accettazione di sé, perché sono il frutto di un lungo percorso di ricerca dell’autostima! Questo può sicuramente risultare interessante a un pubblico curvy, ma avere difficoltà ad accettarsi e volersi bene non è un problema che vivono solo le formose. Lo vivono in qualche modo tutte le donne.
Il fatto di indossare una taglia morbida ti ha creato difficoltà?
Il fatto di non essere come pensavo di dover essere (e cioè, sostanzialmente, magra) mi ha creato grossi problemi in tutti i campi, in passato. Ero una persona molto cupa e anche piuttosto aggressiva. Vivevo stati d’ansia e di depressione e non riuscivo a trovare un equilibrio. Ho lasciato l’università perché non riuscivo a fare amicizia con i colleghi, mi sentivo inadeguata e, agli esami, rischiavo sempre di svenire. Anche lo shopping ha rappresentato un problema, sì, specie in adolescenza: mi dava fastidio sentirmi esclusa e preferivo evitare di torturarmi, perché ogni volta che andavo a cercare degli abiti finivo in lacrime.
E come hai superato questi momenti?
Ho migliorato la situazione cercando di focalizzare l’attenzione sulle pecche caratteriali, piuttosto che su quelle estetiche. Facendo degli esperimenti, dei test e seguendo altri modelli di comportamento, mi sono presto resa conto del fatto che le mie difficoltà dipendessero dal mio modo di agire (e reagire) e non dal mio aspetto fisico.
Qual è la tua idea riguardo alla bellezza curvy?
Per gusto personale, preferisco visivamente le forme abbondanti. Ma capirai che non sono credibile, quando lo dico: pensano tutti che voglia semplicemente portare acqua al mio mulino! In ogni caso, per me, la bellezza estetica consiste nell’avere le giuste proporzioni, che si tratti poi di una taglia 40 o 50 non importa.
Dal tuo punto di vista, una donna formosa può indossare qualsiasi cosa?
Essendo il gusto una cosa soggettiva, non è possibile regolamentarlo. So che, in realtà, la moda è tutta un dogma ed esistono delle regole, ma le ignoro spesso e volentieri. Secondo me, a rendere attraente qualsiasi donna è la disinvoltura. Al contrario, una donna che si attiene all’etichetta ma si sente a disagio nei propri panni, non riuscirà mai a comunicarti fascino ed eleganza. Per questo motivo, credo che una donna curvy (o meno) che sia disinvolta e si senta in pace con se stessa possa indossare praticamente ogni cosa.
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