Line: arrivano gli sticker irriverenti realizzati da Mauro Gatti

Mandare a quel paese qualcuno con un sorriso? Nessun paradosso: con gli sticker BFFL – Best friends for life di Line, realizzati dal designer Mauro Gatti, oggi si può. Leader nel mondo per chiamate e messaggistica gratuite, con oltre 300 milioni di utenti a livello globale, l’applicazione sviluppata dalla società con sede a Shibuya, Tokyo, ha lanciato infatti sul mercato una serie di emoticon “che parlano il linguaggio dei giovani in maniera nuova e irriverente, per comunicare stati d’animo e pensieri in modo diretto e efficace, ma senza mai rinunciare all’ironia.

Gli sticker BFFL – Best friends for life di Line prendono forma dai suggerimenti raccolti dalla società attraverso un sondaggio promosso da una delle voci più simpatiche e irriverenti di radio Deejay, La Pina, che proprio su Line ha aperto il suo account ufficiale. Idee e parole in libertà che sono diventate una serie di emoticon uniche e con la giusta dose di ‘pepe’ grazie alla fantasia di Gatti, direttore creativo dell’agenzia Mutado e illustratore.

Per parlare il linguaggio dei giovani bisogna innanzitutto saperli ascoltare“, ha detto la Marketing Manager di Line Italia e leader del progetto Federica Calcaterra, spiegando che con gli sticker di Gatti l’azienda ha “voluto osare” e mostrare il suo “lato irriverente per avvicinarsi “ancora di più al pubblico italiano“. Mauro Gatti è il primo dei tre designer italiani coinvolti in questa iniziativa, ha concluso Calcaterra, anticipando così di fatto l’arrivo di altre due serie di emoticon.

Per dire di no a qualcuno, per chiedere scusa, per mandare a quel paese un rompiscatole mostrandogli il dito medio, per fare festa, per invitare l’amica a fare shopping nei saldi e per mille altre occasioni, gli sticker BFFL – Best Friends For Life – scaricabili da Line seguendo il percorso Più/Sticker/Negozio/Gratis – si candidano a diventare uno dei modi preferiti dai giovani per comunicare i propri pensieri e le proprie emozioni con leggerezza e divertendosi.

Foto by ufficio stampa