Dopo un avvio all’insegna della regalità normanna di Dolce & Gabbana e dello stile provocatorio e dichiaratamente contro i pregiudizi di Versace, Milano Moda Uomo 2014 continua la sua esplorazione dell’universo fashion maschile portando in passerella il terzo giorno le non 50 ma comunque altrettanto seducenti sfumature di grigio di Emporio Armani, la nostalgia di Gucci, la collezione nel nome del padre di Antonio Marras e il lusso di Fendi.
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Il marchio giovane di Re Giorgio ha sfilato nel quartier generale di via Bergognone presentando una serie di capi e look caratterizzati da diverse novità stilistiche, ma soprattutto pensati per fornire “un abito vero, elegante, credibile anche alle nuove generazioni“, come ha dichiarato lo stesso stilista, aggiungendo: “Non penso che i ragazzi debbano solo abbigliarsi per divertirsi o con look troppo eccentrici. Il momento difficile e la costruzione della loro professionalità hanno bisogno di sicurezza“. Così in passerella, davanti a un parterre pieno di vip, tra cui anche Marco Bocci, hanno sfilato cappotti sotto al ginocchio, parka, bomber in tessuto, giacche con la chiusura spostata decisamente verso l’alto, bottoni nascosti e pantaloni dal design asciutto, a seguire e sottolineare la silhouette della gamba, declinati in un numero pressoché infinito di sfumature di grigio e in un inedito bordeaux tendente al prugna.
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Uno stile senza tempo, ma insieme nuovo e contemporaneo, che è anche il fil rouge della proposta uomo AI 2014/2015 di Gucci. Il direttore creativo del brand, Frida Giannini, ha infatti attinto dagli archivi e dalla storia della maison per costruire una collezione ispirata agli anni ’60, dalle tonalità tenui come cammello e bianco alternate e contrapposte al nero, al blu e al bordeaux, dove passato e futuro si incontrano (e si scontrano) nell’uso accoppiato di materiali come pelliccia, nappa e neoprene, per un effetto revival e nostalgico che lascia qualche dubbio.
Ha invece riscosso unanimi consensi la nuova collezione uomo AI 2014/2015 di Antonio Marras, che segna il ritorno dello stilista sardo alla moda maschile dopo lo stop degli ultimi anni: i completi tre pezzi, i cappotti con maxi-spalle, i pantaloni larghi e la capacità di mixare casual ed eleganza in modo incredibilmente naturale, giocando con le linee, i colori e le stampe, hanno strappato applausi a scena aperta e convinto pubblico e addetti ai lavori.
Infine, in serata è stata la volta di Fendi, che ha proposto una collezione lussuosa e sofisticata, dove la pelliccia è protagonista, insieme ai grafismi colorati che caratterizzano le ultime produzioni della maison, non solo nelle borse e negli accessori come capelli e guanti, ma anche su cappotti e maglioni: dettaglio di stile unico, prezioso e inconfondibile.
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