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Alta Moda Parigi: l’Opera di Valentino, Dita Von Teese farfalla per Jean Paul Gaultier

Cala il sipario sulla Settimana dell’Alta Moda di Parigi e lo fa sancendo il trionfo dell’haute couture italiana in terra di Francia. La sfilata di Valentino ha infatti portato in passerella uno spettacolo di storia, arte e sartorialità che racconta un mondo onirico, ispirato alla bellezza senza tempo dell’Opera e alle suggestioni del paradiso terrestre.

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Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli, collaudato duo di stilisti alla guida della maison ormai da tempo, hanno infatti presentato a pubblico e addetti ai lavori una donna vestita delle trame e degli intrecci dei libretti musicati dai grandi compositori del passato: da La Traviata di Giuseppe Verdi, a Madama Butterfly di Giacomo Puccini, a Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti, le modelle hanno sfilato con indosso abiti-scultura realizzati come uno spartito, un volo di farfalle e una cascata d’oro.

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Questa couture è un omaggio alle donne. Siamo partiti dall’Opera in quanto declinazione di caratteri femminili. E abbiamo voluto che ognuno dei 55 abiti fosse un’opera a se stante, in grado di raccontare l’anima di una donna differente“, hanno spiegato al magazine MF Fashion Chiuri e Piccioli, che per la realizzazione di alcuni abiti hanno impiegato più di 2.200 ore di lavoro. Un’eccellenza artigiana – il cui cuore pulsante è un vero e proprio esercito di sarte italiane – e un amore per l’eleganza e la bellezza che affondano le loro radici nel passato per costruire un futuro dove la tradizione sono le fondamenta di un edificio nuovo, unico, scenografico e termine di paragone assoluto per tutto quello che verrà dopo.

Di tutt’altro genere, seppure ugualmente spettacolare, è stata la sfilata di Jean Paul Gaultier. Il talentuoso e irriverente stilista francese ha mantenuto fede al suo modo di essere e di concepire la moda portando in passerella una donna farfalla, vestita di leggere ali colorate e di dettagli magniloquenti, che ha avuto la sua massima interprete nella regina del Burlesque Dita Von Teese. Corpetti, piume, trasparenze e lacci hanno fatto da fil rouge della sfilata, trasformando Dita nella naturale testimonial della collezione e consacrandola – se ancora ce ne fosse bisogno – icona di una sensualità che si esprime con la testa e l’immaginazionee prima che con il corpo e la realtà.

Foto by Kika e Facebook

Redazione

“Ho dei gusti semplicissimi. Mi accontento sempre del meglio”, diceva Oscar Wilde. E anche noi siamo così. Per questo ogni giorno parliamo del meglio della moda e dei suoi protagonisti, famosi o destinati a diventarlo, ma sempre pieni di talento.

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