Alta Moda Roma: l’addio di Gattinoni, il prêt-à-porter di Balestra, le Miss di Lettieri

Tra sfilate di grande lusso ed eleganza, novità, un addio e numerose polemiche, si chiude oggi AltaRomAltaModa, la settimana della haute couture capitolina. Dopo la movimentata conferenza stampa di presentazione della manifestazione, ‘animata’ da un acceso scambio di accuse dovuto a vecchi rancori e giochi di potere, a prendere la parola – fortunatamente – sono state le passerelle, che hanno confermato una volta di più l’impareggiabile tradizione del Made in Italy.

Leggi anche AltaRomAltaModa 2014: la Capitale sogna con la haute couture

Tuttavia, le splendide collezioni non sono bastate a spegnere il fuoco delle polemiche, sulle quali anzi ha soffiato uno dei protagonisti più attesi, la maison Gattinoni. Al termine del defilé evento allestito nel cantiere de La Nuvola – il nuovo Centro Congressi di Massimiliano e Doriana Fuksas – il presidente Stefano Dominella ha infatti annunciato l’addio della sua azienda alla Capitale. “Sarà la nostra ultima sfilata a Roma per moltissimi anni. Sfileremo a Firenze, a Torino, in quelle città che vorranno l’istituzione di alta moda, di quest’alta moda che non si sa più bene che cosa sia“, ha dichiarato, aggiungendo: “Andremo in giro e la porteremo da altre parti, perché credo che Roma dovrà stabilizzarsi prima di avere le prove di tanta energia e di tanta fatica e di tanta gente“.

Invalid Displayed Gallery

Parole durissime, dettate dall’amarezza per i problemi incontrati con le istituzioni per la scelta di sfilare nel cantiere di Fuksas: “Non mi era mai successo, eppure ne ho fatte tante e ne ho vissute tante, ma avere i bastoni tra le ruote in questo modo no. E non è giusto per l’alta moda, che non è commercio ma solo voglia di essere portata avanti“.

Un addio amaro, insomma, addolcito solo dal grande successo della collezione Primavera Estate 2014 firmata da Guglielmo Mariotto: la leggerezza e la grazia degli abiti portati in passerella, “cuciti e ricuciti dalle maestranze più delicate, le donne più abili“, hanno fatto tributare da pubblico e addetti ai lavori una lunga e commossa standing ovation al direttore creativo della maison.

E l’eccellenza del Made in Italy – stavolta senza polemiche – è stata protagonista anche da Renato Balestra e Nino Lettieri. Il primo ha fatto sfilare una donna vestita con creazioni ispirate all’Uccello del Paradiso, un vero e proprio trionfo di colori e leggerezza, che ha raccolto i consensi dei presenti e – a tutti gli effetti – ha sancito il debutto dello stilista nel prêt-à-porter. Il secondo invece ha deciso di rendere omaggio al Belpaese e alla sua tradizione sartoriale facendo indossare i suoi abiti – costruiti intorno a uno stile dominato da ruches, plissé e bon ton – alle ragazze di Miss Italia, con Giusy Buscemi a chiudere la sfilata in abito da sposa e Giulia Arena e Stefania Bivone ad applaudire in platea.