Non ha mai goduto di grande simpatia presso l’opinione pubblica e sicuramente il ruolo della Posh Spice, la Spice Girls “snob“, non le è stato d’aiuto, però Victoria Beckham ha saputo dimostrare di non essere solo l’ingranaggio di una macchina costruita a tavolino per fare soldi e oggi, oltre che moglie di uno dei calciatori più forti di sempre e mamma di quattri bellissimi bambini (del resto…), è una stilista di successo, il cui talento è conosciuto e celebrato in tutto il mondo.
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Insomma, Victoria Adams coniugata Beckham ce l’ha fatta – a differenza delle colleghe Spice – e arrivata in cima si prende pure la soddisfazione di togliersi qualche sassolino dalla scarpa, realizzando un documentario che racconta la sua carriera nel mondo della moda: dagli esordi punteggiati di pregiudizi, fino ai premi e ai riconoscimenti che le sono stati tributati dagli addetti ai lavori e dai colleghi del settore.
Five Years: The Victoria Beckham Fashion Story racconta proprio questo, la lunga marcia di Victoria verso il successo, la fatica quotidiana e la difficoltà di conciliare lavoro (suo e di David) e famiglia. “Ho sempre adorato la moda ed ero una bambina che guardava la mamma vestirsi e pensava ‘wow, sei favolosa’. Ho sognato tutta la vita di disegnare una collezione. E’ la mia passione da sempre“, racconta la stilista nel trailer del documentario, diffuso in questi giorni, spiegando che arrivare dov’è oggi non è stato facile: “Ero una Spice Girl sposata con un calciatore. Volevo provare a fare qualcosa che nessuno aveva fatto prima“.
Una caparbietà che è diventata il suo marchio di abbigliamento e accessori omonimo, Victoria Beckham, tra i più apprezzati dalle colleghe celeb, che scelgono i capi dell’ex Posh Spice per sfilare sul red carpet di eventi e gala, e che è anche una dimostrazione reale di come “volere è potere“. Certo, Victoria è partita avvantaggiata: ha fatto parte di uno dei gruppi musicali più famosi degli ultimi 20 anni e poi ha sposato David Beckham, non proprio uno qualunque, tuttavia quante nella sua stessa posizione non ce l’hanno fatta (basti pensare al tragico esordio fashion di Rihanna)? Il talento non si inventa e non si compra e – che piaccia o meno – Victoria ha dimostrato di averlo, insieme a molto stile e molto gusto, oltre che alla capacità di scegliere i collaboratori giusti e di sfruttare la tecnologia, come quella offerta da Skype (anche partner del progetto), per risolvere problemi pratici quali la distanza tra il suo headquarter a Londra e le sedi di fornitori e clienti in tutto il mondo. Che dire allora: chapeau.
Foto by Kika e Video by YouTube
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