Sochi 2014, divise atleti: il meglio e il peggio dello stile dei team in gara

In Russia sono finalmente iniziate le (contestatissime) Olimpiadi di Sochi 2014, appuntamento sportivo di importanza mondiale, ma anche evento glamour a tutti gli effetti. La cerimonia di apertura ha infatti offerto l’occasione di vedere lo stile delle diverse compagini che partecipano ai Giochi e se quello degli atleti italiani, vestiti Giorgio Armani, è impeccabile e ammiratissimo, non altrettanto può dirsi dei colleghi delle altre nazioni.

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Così, mentre il Presidente del CONI Giovanni Malagò può affermare orgoglioso: “Devo dire che fa piacere, mette di buonumore camminare con le nostre divise di Armani EA7, tutti chiedono dove le abbiamo prese, dove le possono comperare: addirittura delegazioni straniere che ci chiedono di fargliele avere adesso e riportarle nei rispettivi paesi. Speriamo di essere altrettanto bravi che eleganti!“, la Federazione tedesca da giorni deve difendersi dalle accuse di aver voluto ‘sfidare’ Vladimir Putin, facendo indossare ai suoi atleti divise con i colori dell’arcobaleno simbolo del movimento LGBT.

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I completi disegnati da Willy Bogner, con giacche multicolor azzurre, gialle e verdi e pantaloni e cappellini da donna arancioni con fiori rosa, sono sembrati infatti un’aperta contestazione della Russia e delle sue leggi anti-gay, anche se la Germania continua a ripetere che “non si tratta di una protesta“. Tuttavia, la mancata spiegazione della scelta di una simile palette di colori (che non c’entra nulla con la bandiera nazionale), lascia la strada aperta a speculazioni e gossip.

Ma se per lo stile degli atleti tedeschi c’è il beneficio del dubbio della contestazione di leggi inconcepibili e inaccettabili nel terzo millennio, non c’è scusante invece per la divisa scelta da Hubertus Von Hohenlohe, principe tedesco che gareggia per il Messico. Per rendere onore alla tradizione del suo Paese, lo sciatore ha scelto infatti di indossare una tuta da gara ispirata al costume dei Mariachi, disegnata da lui stesso in collaborazione con il fashion designer Alex Jorio di Kappa. Il risultato? Difficile da definire…

E non se la cava meglio neppure il team USA, che pure è vestito da un’icona dello stile a stelle e strisce come Ralph Lauren. Ma appunto, forse ci sono troppe stelle e troppe strisce nella divisa della squadra americana. Il cardigan in dotazione alla delegazione degli Stati Uniti, in particolare, vincerebbe a mani basse in qualsiasi competizione natalizia di peggior maglione. Per non dire che neppure Mark Darcy avrebbe il coraggio di indossarlo.

Last but not least, le divise dei volontari di Sochi 2014. Disegnate dal gruppo russo-italiano Bosco (per un bazzecola di appalto da 100 milioni di euro) sono un inquietante mix di motivi tradizionali e folklore, che metterebbe in difficoltà anche Anna Dello Russo, che come si sa con gli eccessi non scherza. Senza contare che pure qui il dubbio c’è: tutti quei colori, infatti, non ricordano molto da vicino un arcobaleno?

Foto by LaPresse AP Photo/Mexico Olympic Committee e AP Photo/Mark Humphrey