Iniziata lo scorso 5 febbraio e in programma fino al 13, la New York Fashion Week sta entrando nel vivo, con i più talentuosi stilisti americani (e non solo) che si stanno avvicendando sulle passerelle dell’ormai tradizionale location del Damrosch Park al Lincoln Center e in altre sparse per la Grande Mela (per la disperazione degli addetti ai lavori, costretti a veri e propri tour de force da un posto all’altro).
Dopo Desigual, Jason Wu, Lacoste, Prabal Gurung, Alexander Wang e Moncler Grenoble (per citarne alcuni), oggi tocca a Victoria Beckham e a DKNY, marchio sportswear di Donna Karan New York, che sfilerà invece il 10 febbraio insieme a Tommy Hilfiger, mentre l’11 pubblico e addetti ai lavori potranno scoprire la nuove collezioni Autunno Inverno 2014/2015 di Vera Wang, Rodarte, Diesel Black Gold e Marc By Marc Jacobs e il 12 quelle di Michael Kors, Jeremy Scott, Marchesa e Proenza Schoulder. Il gran finale sarà quindi giovedì 13 con Ralph Lauren Collection, Calvin Klein Collection e Marc Jacobs, che sfilerà per la prima volta a New York dopo l’addio a Louis Vuitton.
E l’attesa per le collezioni AI 2014/2015 dello stilista nato nella Grande Mela nel 1963 è alle stelle: non solo per la curiosità di vedere le creazioni di Jacobs ora che è libero dagli impegni con la maison francese e può concentrarsi esclusivamente sui suoi marchi, ma anche per alcune dichiarazioni sibilline rilasciate ad arte in una recente intervista al magazine WWD. Lo stilista infatti ha lasciato intendere un grande cambiamento (di nuovo), lanciando pure una vera e propria ‘bomba’: Jacobs infatti avrebbe detto di stare pensando di cambiare nome alla linea Marc by Marc Jacobs, “perché l’ho sempre odiato“, ha ammesso candidamente.
In attesa di vedere la sua ultima rivoluzione stilistica, intanto comunque il fashion designer sta facendo (ampiamente) parlare di sè con il pop up store dove si possono comprare i suoi profumi ‘pagando’ con valuta virtuale, ovvero tweet, foto di Instagram e post su Facebook contrassegnati dall’hashtag #MJDaisyChain, e con la scelta di sfilare alle 20 del 13 febbraio, tenendo di fatto ‘in ostaggio’ pubblico e addetti ai lavori, già in pratica con le valigie in mano per volare a Londra.
Insomma, una NYFW tutt’altro che noiosa, che l’altro giorno ha avuto pure il dubbio onore di ospitare l’esibizione di uno streaker: durante la sfilata di Prabal Gurung, infatti, un uomo con una corona e uno slip leopardato minimal (molto minimal) ha fatto irruzione in passerella tra le modelle, venendo rincorso e placcato dagli uomini della sicurezza, che poi l’hanno portato via. Diversamente dal pubblico delle partite di football, però, nessuno ha fatto il tifo o applaudito il nudista corridore, anzi: il gelo è calato sul parterre di ospiti…
Foto by LaPresse AP Photo/Richard Drew
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