MFW 2014: chiudono la ‘pazza’ diva Dsquared2 e Armani con polemica

Milano Moda Donna arrivederci. Dopo sei giorni fitti di sfilate, show ed emozioni, il grande circo fashion saluta e leva le tende, per trasferirsi nell’ultima tappa della lunga tournée dedicata a stili e tendenze per il prossimo Autunno Inverno 2014: Parigi. Ma per parlare della Villa Lumière è presto, oggi è tempo di bilanci e soprattutto di uno sguardo a quello che è successo l’ultimo giorno nella città della Madonnina, con le sfilate di Dsquared2 e Giorgio Armani e la chiusa polemica di quest’ultimo.

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Ad aprire la giornata dei saluti sono stati Dean e Dan Caten, che fedeli al loro concetto di moda irriverente e sopra le righe, ma mai priva di eleganza e glamour, hanno fatto salire in passerella una diva ‘disturbata’. Annunciata da un breve video prequel che la mostra in preda a una crisi di nervi, la protagonista della sfilata Dsquared2 è una donna che si muove nell’inusuale cornice di un ospedale psichiatrico, vestita di abiti ispirati agli anni ’60 ma, naturalmente, rivisitati secondo lo stile Caten. Raffinati vestiti lunghi con bustier si alternano dunque a minidress seducenti e maliziosi, ma meno provocanti di quanto sarebbero stati un tempo: lo stile dei gemelli terribili è maturato e l’eleganza di seta, lana, cachemire, visone, pitone e piume giocata su linee e volumi calibrati al dettaglio ha preso il posto di materiali e design scelti per stupire, ma spesso inadatti a essere indossati.

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Da uno stile all’altro, dopo Dsquared2 a sfilare è stato Giorgio Armani, che dall’alto della sua esperienza e della sua età ha mostrato ai giovani e agli emergenti che innovare, sperimentare, cambiare è qualcosa che fa parte del Dna e non si impara. La collezione del Re della moda ha infatti raccolto unanimi consensi, giocando su una contrapposizione di infinite sfumature di grigio alternate alla luminosità del lime, un giallo-verde elegantissimo e raffinato. Una palette di colori inedita, utilizzata per pantaloni corti alla caviglia e dalle linee morbide e per abiti, completi e tailleur che, una volta di più, confermano l’inarrivabile talento di Armani.

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Peccato solo che Re Giorgio non sia riuscito a godersi fino in fondo l’ennesimo successo: a fine show, infatti, lo stilista ha sparato ad alzo zero contro Anna Wintour, colpevole di non avere partecipato allo show per volare a Parigi, e se l’è presa pure con Camera della Moda, che l’ha lasciato da solo a sfilare l’ultimo giorno. Dicono che la signora Wintour, essendo venuta ad Armani Privé non viene al prêt-à-porter. Ma questo non è professionale! Lei ha peso e potere, ma forse anch’io, ha sbottato Armani, secondo quanto riporta Fashionmag. Ma non solo. Re Giorgio poi ha puntato pure il dito contro l’organizzazione della Fashion Week: “La Camera della Moda non è all’altezza, nell’ultimo giorno sono rimasto solo io, e tutti stanno zitti. Hanno mollato il signor Armani, e questo è proteggere la moda italiana?“, ha dichiarato infatti lo stilista, chiosando: “Se comunque questa deve essere la storia della settimana milanese, allora facciamo a turno la chiusura, sono anni che chiudo io“.

Foto by LaPresse/AP Photo/Antonio Calanni e Simone Spada/LaPresse