Giovedì 13 marzo a Berlino c’è la stata la première di Noah, il nuovo film del regista Darren Aronofsky con Russell Crowe a interpretare il patriarca biblico Noè (guarda il trailer in italiano su Velvet Cinema), e l’arrivo di Emma Watson sul red carpet è stato celebrato dalla stampa e dai media come una vera e propria apparizione. Giusto per restare in tema.
La ventiquattrenne attrice inglese ha infatti deciso di palesarsi al pubblico e agli addetti ai lavori vestendo i panni – molto preziosi – di una diva di altri tempi, con un vestito a sirena in tulle e chiffon nero e blu navy dello stilista americano Wes Gordon, caratterizzato da un design castigato sul davanti quanto malizioso e sexy sulla schiena, quasi completa nuda e con un fiocco dalle lunghe code a sottolineare l’allure sensualmente retrò della mise.
Ma a scatenare i commenti è stata soprattutto la pettinatura scelta da Emma: l’interprete di Hermione Granger ha calcato il tappeto rosso sfoggiando una sofisticata acconciatura impomatata, con i capelli tutti pettinati all’indietro, schiacciati sulle tempie e leggermente cotonati sulla sommità della testa, a sottolineare il viso da bambola della giovane attrice e due sopracciglia a dir poco perfette.
Un look decisamente impegnativo – da alta moda – che nel caso di Emma ha riscosso consensi pressoché unanimi: l’ex maghetta, infatti, ha saputo dosare abito, accessori e make up in modo che non diventassero eccessivi, rischiando l’effetto caricaturale. Il vestito semplice e allo stesso tempo elegantissimo con dettaglio malizioso, le labbra rosso fuoco su un incarnato naturale, con occhi appena truccati e ciglia in primo piano, e i gioielli minimal hanno fatto da perfetto contraltare alla pettinatura, vera e propria protagonista.
Insomma, una scelta da applausi, che tuttavia qualche dubbio lo lascia. I capelli impomatati e cotonati infatti hanno tolto alla giovane attrice gran parte del fascino fresco e spontaneo che ha decretato il suo successo e, soprattutto, rischiano di diventare una moda… pericolosa. Perché gellarsi è facile, ma azzeccare il contorno decisamente no. Quindi, prima di inventarsi qualche improbabile acconciatura à la Emma, è bene guardarsi allo specchio e chiedersi se si hanno gli stessi lineamenti perfetti dell’originale o se – come dire – si può fare affidamento su un analogo esercito di stylist, parrucchieri e truccatori… Se la risposta è no a tutto, meglio passare oltre.
Foto by LaPresse/AP/Axel Schmidt