Puma Re-Cut: il progetto che riduce i rifiuti e aiuta i bambini orfani

Con il progetto Re-Cut di Puma la moda diventa ecosostenibile e fa del bene. Il gigante delle calzature e dell’abbigliamento sportivo tedesco ha varato infatti un’iniziativa che mira a ridurre i rifiuti e contestualmente aiuta un orfanotrofio vietnamita nei pressi di Ho Chi Minh City, dove si trova una delle sedi internazionali del brand.

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Ridurre i rifiuti, fare del bene“: è questo il claim del progetto Re-Cut, che si impegna a versare il 100% dei ricavi ottenuti dalla vendita di speciali scarpe realizzate in maniera sostenibile con ritagli campione di un produttore di denim della zona a Be Tho Orphanage, un orfanotrofio gestito da Sorella Daniel Vinh che ospita circa 136 bambini e ragazzi di età compresa tra pochi mesi e 16 anni.

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Il denim usato per creare le scarpe del progetto Re-Cut deriva da “jeans finiti e utilizzati dallo stabilimento per testare il colore e il restringimento del tessuto” e diversamente sarebbe buttato, diventando nient’altro che un rifiuto industriale: un vero e proprio spreco di materiale, che Puma non solo impedisce, contribuendo a ridurre l’impatto ambientale della produzione del settore fashion, ma anche trasforma in un’iniziativa di grande valore sociale.

I proventi delle vendite della calzature del progetto Re-Cut infatti aiutano a fornire “sostegno medico, nutrizionale o ricreativo ai bambini dell’orfanotrofio“, che ogni anno per ciascun ospite sostiene spese pari a 1.000 dollari per i controlli sanitari, odontoiatrici e le medicine, a 500 dollari per i pasti (inclusi gli alimenti quotidiani “come riso, pane, frutta e uova e i dessert per gli eventi speciali“) e a 20 dollari per le attività ricreative, tra cui “il calcio, il nuoto, la lettura, la danza e la pittura“.

Fino a oggi Puma ha fornito a Be Tho Orphanage 130 zaini, 100 t-shirt da allenamento e 50 pantaloncini Power Cut, oltre a 25 palloni Yayà Touré e con le vendite delle calzature Re-Cut (disponibili online e in alcuni selezionati store) si impegna a aiutare in modo ancora più importante e concreto i bambini dell’orfanotrofio vietnamita gestito da Sorella Daniel Vinh.

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