Chiara Ferragni e i video tutorial per YSL: sul web piovono critiche

Yves Saint Laurent sceglie Chiara Ferragni, alias The Blonde Salad, come testimonial e protagonista dei video tutorial per i prodotti star della sua linea cosmetica e – parafrasando Carcarlo Pravettoni – la rete si indigna. La decisione della maison francese di affidare alla fashion blogger il ruolo di make up artist infatti non è proprio andata giù alla maggior parte dei suoi fan/clienti, che sulla pagina Facebook ufficiale si sono lanciati in una vera e propria campagna contro Chiara e il marchio.

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A iniziare a far rumoreggiare il web è stato l’annuncio di Yves Saint Laurent, arrivato a metà mese con un breve comunicato sui social, ma a dare fuoco alle polveri è stato il primo video tutorial dedicato all’iconico correttore della maison, Touche Éclat, dove si vede una The Blonde Salad invero piuttosto ingessata che spiega come utilizzare la matita magica per “guadagnare subito otto ore di sonno“.

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Vestita con un elegantissimo e sobrio tailleur pantalone nero e una camicia bianca, con i capelli sciolti e vaporosi e struccata (?), Chiara dà consigli su dove e come applicare il correttore per “illuminare e nascondere i segni della stanchezza“. I suggerimenti sono pochi, veloci, di facile e immediato utilizzo e proposti secondo lo stile colloquiale dei make up artist del web, ma The Blonde Salad in questo suo nuovo ruolo non ha proprio fatto breccia nel cuore degli internauti.

Incapace, sgraziata, poco credibile, per nulla carismatica, commenta un’utente, mentre un’altra, che si presenta come make up artist, tuona: “Non esiste limite all’indecenza: YSL come hai potuto svenderti così?“. E via di questo passo: una vera e propria valanga di critiche, quando non apertamente di insulti, con un follower che, rivolgendosi direttamente a Yves Saint Laurent, a un certo punto annota: Non c’è mezzo commento positivo… Meditate!.

Che Chiara da sempre divida la rete tra chi la ama senza riserve e chi, altrettanto senza riserve, la detesta, è cosa nota, tuttavia questa volta la protesta sembra piuttosto compatta e diretta, più contro la scelta di The Blonde Salad in sè, contro quella di averle dato un ruolo che non ha: la domanda di molti, infatti, è se uno dei principali marchi cosmetici al mondo non poteva chiamare un vero make up artist per realizzare la nuova campagna pubblicitaria digitale basata su video tutorial.

Insomma, strategia di marketing o no, è innegabile che il pubblico – che è il target di riferimento – sta in gran parte criticando la decisione di YSL e viene spontaneo domandarsi se la maison correrà ai ripari oppure lascerà tutto così com’è: perché va bene che l’importante è che se ne parli, ma tra una promessa di non seguire più il brand e – ancora peggio – di non comprare mai più i suoi prodotti, forse è il caso di aggiustare la mira…

Foto by Facebook e video by YouTube

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