Melita Toniolo: “Moda e tv mi emozionano in maniera diversa”

Giudicare qualcuno dall’apparenza: una brutta abitudine. Perché “la gente non conosce le scelte di una persona“. Melita Toniolo lo sa e a chi fa in fretta a ‘etichettarla’, risponde: “Non sanno quante volte ho detto di no“. Perché l’immagine sexy, la Diavolita, sono sempre lì, pronte a tornare a galla. Eppure Melita è molto altro. Basta guardare le sue foto sui social – nella maggior parte scatti realizzati da lei – per vedere la creatività e la spontaneità di una ragazza che guarda avanti e lavora con passione. La voglia di fare è tanta e così ecco il blog TinyMelita, per creare un legame ancora più forte con i follower e parlare di moda e non solo “con dolcezza“, e la collaborazione con Cotril, nata proprio dalla grande passione di Melita per la fotografia. Progetti in divenire, con il desiderio di mettersi in gioco e l’umiltà di riconoscere i propri limiti. Dagli esordi come modella di Pittarello – oggi Pittarosso – alla nuova avventura con Lucignolo, fino a un futuro che non sa, ma in cui spera di “essere serena e di avere dei punti fermi nella mia vita che adesso non ho“, ecco che cosa ci ha raccontato Melita.

Ciao Melita! Tu oggi sei un’artista a 360°, ma hai iniziato come modella: ci racconti com’è andata?
Sì, sono nata proprio come fotomodella e pensate che la prima campagna che ho fatto è stata per Pittarello-Pittarosso, di cui oggi tutti parlano… anche se non in positivo (sorride, ndr)! Sono stata la prima ‘modellina’ di Pittarello grazie a mio padre: cercavano la testimonial della pubblicità con un concorso fotografico e lui mi ha iscritta. Tra cento ragazze sono arrivata prima e così ho fatto la campagna per due anni. Poi ho aperto un sito internet e da lì ho iniziato a lavorare in tutta Italia.

Hai precorso i tempi…
Sì! All’epoca non si usavano tanto i blog né i siti internet per le modelle. A me ha aiutato a crearlo una persona che aveva seguito la campagna Pittarello e io ogni giorno ci lavoravo un sacco. Poi sfogliavo i giornali, cercavo i fotografi e le mail e mandavo il mio book per lavorare. E’ stato molto impegnativo… Sembravo una donna di 30 anni anziché una ragazza di 16…

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Abbiamo letto che quell’esperienza è stata poi una delle ragioni, tra le altre, che ti ha spinto ad aprire il tuo blog TinyMelita
Io amo tantissimo i social, perché sono molto diretti, sono molto più veloci di un blog. Non sono una fashion blogger: ammiro Chiara Biasi e Chiara Ferragni, ma io sono proprio un’altra cosa. TinyMelita me l’ha regalato una persona, dicendomi: “Tu sei molto attiva sui social, se li colleghi al blog può nascere qualcosa di bello“… E così è cominciato tutto. Sto lavorando tanto con marchi nuovi e sono contenta di quello che sta diventando. Volevo fare qualcosa di molto dolce, offrire qualcosa di diverso…

Non ti definisci fashion blogger ma, come dicevi prima, sei da sempre molto attiva sui social, dove i tuoi look fanno tendenza e non passano mai inosservati: come li scegli?
Dipende… Io sono molto umorale, dipende da come mi sveglio la mattina… In linea generale, durante il giorno adoro le scarpe da ginnastica e scelgo look sportivi e rockettari. Se invece ho degli appuntamenti di lavoro cerco di mettermi i tacchi, perché sono piccolina, sono 167 cm! Ultimamente amo tanto i colori.

Ma quindi possiamo dire che il tuo stile preferito è quello casual?
Sì. Io adoro i vestitini estivi, molto country, molto leggeri, abbinati a un bel paio di biker boots.

Su TinyMelita c’è una sezione che ci piace molto, Looks for Him: possiamo chiederti com’è vestito il tuo uomo ideale?
(Ride, ndr) Sì, la sto curando piano piano perché ho mandato un sacco di mail a tutti i miei amici, ma mi hanno risposto in due… Gli uomini sono diversi: è difficile farli parlare di moda… Comunque il mio uomo ideale è vestito con t-shirt, anche colorata ma senza esagerare, camicia di jeans aperta (la amo da impazzire!), un paio di jeans, magari un modello un pochino largo, non di quelli stretti che non si possono vedere, e una bella scarpa da ginnastica (ride, ndr).

Sei stata scelta da Cotril come ambasciatrice per il 2014: è vero che la collaborazione è nata dalla tua creatività e dalle foto che postavi sui social?
Sì. Praticamente a un evento mi hanno regalato dei prodotti e io li ho fotografati in base alla loro funzione: non so come mi è venuta l’idea… Per esempio il prodotto che serve a proteggere i capelli dal calore l’ho fotografato dentro al forno, quello per farli diventare molto soffici e leggeri l’ho avvolto in una coperta bianca simile a una nuvola, un altro che si chiama Spaghetti l’ho ‘nascosto’ in un piatto di spaghetti al pomodoro… Loro si sono innamorati di queste foto e da lì è nato tutto. Per un anno sarò ambasciatrice Cotril e mi vedrete a eventi, inaugurazioni di negozi e poi credo in un servizio fotografico insieme alle altre testimonial. Oltre che naturalmente sui social.

Da quello che ci dici e dagli scatti che pubblichi, la fotografia ha un ruolo importante nella tua vita: hai fatto dei corsi?
L’ho studiata a scuola: ho fatto Grafica Pubblicitaria e Fotografia. Io amo viaggiare e fotografare la gente del posto, soprattutto i bambini. Poi un po’ alla volta ho iniziato a fotografare anche il resto: faccio spesso autoscatti per pubblicizzare i marchi con i quali lavoro.

Ma quindi possiamo immaginare per te un futuro come fotografa di moda?
Sì, perché no!

Hai fatto tanti programmi tv e recentemente sei tornata a fare l’inviata per Lucignolo: tra moda e spettacolo, quale dei due mondi preferisci?
Io sono molto legata alla moda, perché ho iniziato facendo la modella e ci ho lavorato per tantissimi anni. Anche se non posso neanche parlare di lavoro, perché alla fine mi diverto. Sicuramente è molto più facile. La tv ti dà un’altra visibilità e un’altra emozione. Ti fa buttare in cose sempre nuove e a volte difficili e ti dà un’altra carica. Per cui non saprei scegliere… Sono due cose distinte, che ti emozionano in maniera diversa.

Tu sei diventata famosa per la tua immagine sexy, ma hai dimostrato di essere una professionista preparata: per tua esperienza, la bellezza può – paradossalmente – essere un handicap?
Sì, certo (ride, ndr)… L’immagine sexy, legata a un personaggio conosciuto, come la Diavolita per esempio, a volte mi ha creato dei problemi. E anche il fatto che ormai faccio parte della ‘vecchia’ generazione, con tante ragazze giovani emergenti, in certi casi è penalizzante. Però penso che se si chiude una porta così, ci sarà qualche altra che si apre… Io sto cercando piano piano di farmi conoscere in modo diverso: la gente non conosce le scelte di una persona… Nel mio caso non sa tutte le volte che ho detto di no.

Diverse tue colleghe hanno creato linee di abbigliamento e bellezza: tu hai in progetto qualcosa di simile?
No, in realtà non condivido la filosofia di chi fa troppe cose, che non c’entrano nulla una con l’altra. Non vanno mai a finire bene. Però mi piacerebbe legare la mia immagine a un prodotto. Quindi, perché no, se qualcuno mi proponesse di fare una linea di costumi, di certo non sarei io a produrla, perché non è il mio lavoro, ma parteciperei attivamente alla sua creazione.

Più in generale, ci puoi raccontare cosa c’è nel tuo futuro prossimo?
Lucignolo fino all’ultima puntata. Non so con esattezza quante saranno, ma io avrò tre o quattro missioni diverse. Sempre naturalmente decise all’ultimo. Poi ospitate e inaugurazioni con Cotril, le mie serate e infine il tour con Radio Bruno, una radio con la quale collaboro da diversi anni e che io ormai chiamo “la mia famiglia“, che d’estate gira per l’Emilia e la Toscana, portando nelle piazze un sacco di cantanti italiani famosi. E’ davvero un’esperienza bellissima.

E invece tra cinque anni dove ti vedi?
Oh mamma, mi viene l’ansia (ride, ndr)! Non ho la minima idea… Sono una che pensa molto al futuro, ma poi ho una paura pazzesca di quello che sarà. Spero di essere serena e di avere dei punti fermi nella mia vita che adesso non ho.

Un’ultima domanda: se ti volti a guardare indietro, hai qualche rimpianto?
(Prima di rispondere si prende una pausa per riflettere, ndr) Sì, lavorativamente non rifarei alcune cose, che non mi sono piaciute o che ho fatto contro voglia, e poi… Vorrei tornare indietro per non conoscere alcune persone, che non mi hanno fatto bene. Però nonostante tutto sono felice, perché quando passa un dolore o una delusione, che sia lavoro o altro, capisci che è servito anche quello.

Foto by Carlotta Coppo