Stile Libero #13: Johnny Depp

C’era una volta Johnny Depp. Oggi invece ci sono i personaggi dei film di Johnny Depp che interpretano Johnny Depp. Lunedì sera, al tradizionale Met Gala organizzato ogni anno al Metropolitan Museum of Art di New York dal Constume Institute, si è presentato infatti un individuo che assomigliava molto all’attore, ma che più probabilmente era uno dei protagonisti delle pellicole di Tim Burton: il dubbio non è stato sciolto, anche se il Johnny Depp wannabe aveva al suo fianco Amber Heard, nuova fidanzata e – pare – prossima futura sposa dell’inteprete della saga di Pirati dei Caraibi.

Comunque sia, il tizio dalle fattezze di Mr. Depp ha preso alla lettera il dress code indicato da sua diavolessa di Prada vestita Anna Wintour, White Tie and Decorations, e si è presentato all’evento più glamour dell’anno con un tuxedo tailcoat nero Ralph Lauren Purple Label (o, almeno, così si dice: alcuni giurano invece di avere visto lo stesso abito indosso a Barnabas Collins, insinuando più di un sospetto sulla vera identità dell’individuo molto somigliante al bel Johnny…), ‘decorandolo’ con un orologio da panciotto, guanti bianchi, bastone e scarpe nere di vernice con ghette bianche.

Un look da vero lord dell’Ottocento (ancora…), che tuttavia ha suscitato alcune perplessità tra gli addetti ai lavori, che si sono domandati se non fosse troppo. Ma in effetti la critica vale se a conciarsi… pardon… vestirsi così è stato Johnny Depp, mentre se a sceglierlo è stato questo tizio che sembra l’attore e che dà l’idea di arrivare da un paio di secoli fa, allora un occhio lo si può chiudere. Anche tutti e due. Senza fatica.

Davvero un bel dilemma, insomma. L’alter ego di Mr. Depp ha comunque un certo stile – ok, rapportato all’epoca e al contesto da cui viene – ma chissà se alla signorina Heard va altrettanto bene dell’originale. Dalla top non ci sono state dichiarazioni in proposito e si presume che, nel momento in cui arriveranno, faranno anche chiarezza sulla fine fatta dal vero Johnny Depp.

Foto by LaPresse Evan Agostini/Invision/AP