Se n’è andato giovedì mattina, stroncato da un infarto nella sua casa di Rocca di Papa, a pochi chilometri da Roma, Giovanni Cozzi, fotografo da talento cristallino, innamorato della bellezza femminile, alla quale ha reso omaggio per gran parte della sua carriera, realizzando scatti che hanno scritto la storia del costume e consacrato come dive alcune tra le più belle donne di Italia, tra le quali – solo per citarne alcune – Sabrina Ferilli, Claudia Gerini, Laura Morante, Elisabetta Corvaglia.
Innamorato fin dall’infanzia dell’arte della fotografia, grazie a un padre fotoamatore, dopo un’adolescenza on the road, in giro per il mondo, Cozzi si iscrive alla facoltà di Architettura e segue i corsi di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea di Achille Bonito Oliva, ma dopo due anni lascia per dedicarsi esclusivamente all’attività di fotografo.
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Una decisione che lo porta a collaborare prima con riviste di musica, sua grande passione, e poi con un’importante agenzia di Roma, per la quale realizza servizi di attualità venduti in Italia e all’Estero, per esempio alle riviste Paris Match, Bunte e Hola, diventando un professionista apprezzato e stimato, al punto da essere accreditato dalla Casa Reale Inglese come fotografo ufficiale del viaggio di nozze in Italia di Carlo e Diana.
Dopo sei anni, tuttavia, Cozzi vive una profonda crisi personale, che segna la svolta professionale della sua carriera: da reporter, infatti, si trasforma in un raffinato ritrattista dell’universo femminile e realizza una serie di lavori che lo portano infine a collaborare con la rivista Max, per la quale firma numerosi servizi, copertine e calendari, tra cui quello del 2000 con Sabrina Ferilli, che fa un vero e proprio boom di vendite.
Nel 2002 Cozzi sceglie di ritirarsi in una località isolata per dedicarsi a nuovi progetti, come editare libri e sostenere l’attività professionale di giovani artisti e fotografi di talento con la neonata società Loolitart, trovando ancora il tempo però di stare dietro la macchina fotografica e di realizzare la copertina e un servizio per il magazine Sette de Il Corriere della Sera con Martina Stella e Cristiana Capotondi.
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