Pitti Uomo 86: i brand italiani si sfidano a colpi di creatività

È ormai entrata nel vivo e andrà avanti fino al 20 giugno Pitti Uomo 86, celebre kermesse dedicata alla moda maschile. Ieri i riflettori si sono accesi sulle eccellenze del made in Italy. Ad inaugurare questa vetrina d’eccezione è stato il premier Matteo Renzi, che Firenze la conosce bene e che nel suo programma politico punta al rilancio della manifattura, della moda, del patrimonio artistico-culturale italiano.

Ma a Pitti Uomo la politica ha solo un ruolo marginale poiché protagonista è la moda in tutte le sue sfaccettature. Tanti i brand che già da ieri hanno iniziato a mostrare le loro esclusive novità, le nuove collezioni 2015. Dodici distinte sezioni di moda maschile: dall’uomo formale a quello informale, dallo stile classico allo street style, dagli accessori all’abbigliamento sportivo. Alla kermesse fiorentina ce n’è per tutti i gusti e tutte le età.

Angelo Cruciani ha sfruttato bene l’occasione datagli da Pitti Uomo per lanciare le Happy Priest Shirt della PE 2015. Una camicia “colorata, positiva, ironica e spirituale” a maniche lunghe con colletti di colore intercambiabili. Il design scelto da Cruciani per la sua linea 2015 riprende il taglio della camicia del sacenrdote cattolico ma donandole colori vivaci ispirati all’arcobaleno. Poi Cruciani ha presentato anche il Clargyman, un abito informale derivato dall’abito talare.

Ma in Fortezza c’è anche Smiley che annuncia il rinnovo della sua licenza con Happiness. Si tratta della seconda collaborazione tra i due brand che questa volta portano una nuova capsule collection già disponibile per l’estate 2014. Lo stile college con colori contrastanti (giallo e nero) sono alla base di tutti i capi in vetrina a Pitti Uomo: top, shorts, swimwear, t-shirt in mesh, tutti caratterizzati dallo Smiley con tagli e sovrapposizioni asimmetriche. NR Rapisardi, casa di calzature storica del made in Florence, ha presentato a Fortezza da Basso un’esclusiva collezione di calzature per la PE 2015. Sandali in tessuto a banda elastica che garantiscono vestibilità e comfort con colori fluo che passano dall’arancio al verde al rosa con un tocco antichizzato.

Vero protagonista della giornata di ieri è stato però Cuoio di Toscana, con il testimonial d’eccezione Luca Argentero. Un brand che riporta in primo piano la manifattura italiana, la cura del dettaglio, la realizzazione di calzature al 100 per cento nostrane. “Sono ormai ambasciatore del Cuoio di Toscana, un’avventura in un mondo che non conoscevo e che mi ha fatto scoprire quanto lavoro c’è dietro alla creazione di una scarpa. Sono felice di rappresentare un prodotto italiano che ha quote di mercato di oltre l’80 per cento della produzione europea; dietro al Cuoio di Toscana c’è un marchio che significa ricerca e cura dei particolari“, ha affermato Argentero.

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Ma queste sono solo alcune delle case di moda alle quali verrà dato lo spazio che meritano in questi giorni a Fortezza da Basso. Circa 1.090 marchi a questa edizione di Pitti, 59 mila metri quadrati di superficie espositiva e tanti vip, da Elena Santarelli a Francesco Renga, da Flavio Insinna a Pamela Prati e molti altri ancora, per una kermesse che continuerà a sorprendere fino a venerdì 20 giugno.

Foto by La Presse/Lorenzo Masi

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