Una modella stuprata da un gruppo di ragazzi? E’ quello che si vede negli scatti di Raj Shetye, fotografo indiano che in questi giorni è finito nella bufera. La campagna si chiama The Wrong Turn e mette in scena una fanciulla che si trova su un autobus e viene accerchiata da alcuni ragazzi: le immagini sembrano far riferimento ad un episodio accaduto nel 2012 quando una giovane è stata violentata da sei uomini su un autobus di New Delhi. Proprio per questo motivo nel Paese ci sono state moltissime critiche che sono arrivate fino in Europa: “Probabilmente non è il modo giusto di affrontare un problema”, “#India, lo stupro diventa glamour“.
Shetye ha provato a difendersi, ma la polemica non si è fermata. Tanto che il suo sito ufficiale da qualche giorno risulta inaccessibile: “Essendo parte di una società e come fotografo, questa tematica mi tocca molto profondamente – ha tenuto a precisare – Faccio parte di una società in cui mia madre, la mia ragazza, mia sorella sono là fuori e qualcosa del genere può succedere loro in ogni momento. Qui però stiamo parlando di arte”. Secondo lui fare film, scrivere articoli e poesie serve ad affrontare la questione: “Come fotografo di moda, questo è il modo migliore in cui posso farlo. In nessun modo intendevo rendere glamour quel fatto, che è al contrario molto negativo. E’ solo una maniera di riportarlo alla luce” ha aggiunto per difendersi”.
Ovviamente non tutti sembrano essere d’accordo con lui. Quello della violenza è certamente un tema molto delicato e soprattutto in India, dove notizie del genere si sentono davvero tutti i giorni. E se Shetye l’avesse fatto davvero in buona fede? Sicuramente il modo non è stato dei migliori.
Foto by Twitter