A regali natalizi terminati, i consumatori sono già tutti proiettati ai saldi di inizio 2015, e proprio in questi giorni di limbo tra il Natale e gli sconti di gennaio si iniziano a ricevere sms e email da quei negozi nei quali le promozioni sono già iniziate anche se in Italia la data ufficiale è fissata per il 3 gennaio.
Adusbef e Federconsumatori chiedono di avviare da subito e ufficialmente i saldi “anche da domani“, per evitare (appunto) che gli sconti inizino in modo camuffato. “Se fossimo un Paese, non diciamo normale, ma semplicemente razionale – hanno affermato a tal proposito Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, rispettivamente ai vertici di Federconsumatori e Adusbef – potremmo evitare di avere una settimana di ‘limbo’ in cui nessuno compra in attesa della data fatidica“, dando così maggiore spazio e tempo ai clienti di fare shopping nei giorni festivi e incrementando le vendite.
Ufficiosi o ufficiali, anticipati o ritardati, come ogni anno i saldi generano un altro problema: il rischio di venire travolti, finendo per acquistare male e cadere vittime di tranelli e raggiri. Per questo Pietro Giordano, presidente nazionale di Adiconsum, al corrente della rete di messaggi che ormai da diversi giorni sta bombardando cellulari e caselle di posta elettronica ha elaborato un Vademecum per saldi intelligenti e vantaggiosi. Di seguito i punti da seguire alla lettera per evitare inganni:
– sull’oggetto in saldo deve esserci riportato il prezzo d’origine non scontato, la percentuale di sconto e il prezzo finale.
– diffidare di tutti quei cartelli che propongono sconti esagerati: meglio acquistare nei negozi già conosciuti.
– Quando gli sconti sono superiori al 50-60 per cento, spesso si tratta di merce non nuova, appartenente a collezioni passate.
– fare attenzione alla presenza di capi venduti a prezzo pieno insieme a quelli scontati.
– non essere frettolosi, ma confrontare sempre i prezzi con quelli di altri negozi, magari annotando il costo della merce a cui si è interessati.
– controllare che il prodotto offerto in vetrina sia lo stesso che viene presentato in negozio.
– diffidare di tutta quella merce che non può essere provata, anche se la scelta è a discrezione del commerciante.
– anche nel periodo dei saldi i negozianti che normalmente accettano pagamenti con bancomat o carte di credito ed espongono il relativo logo devono permettere i pagamenti elettronici.
– chi ha intenzione di fare un regalo deve sapere che durante i saldi si può cambiare solo ed esclusivamente la merce difettosa che deve essere riconsegnata al commerciante entro 2 mesi dalla scoperta del difetto.
– conservare sempre lo scontrino per potere eventualmente cambiare la merce difettosa.
– se il commerciante dovesse rifiutarsi di cambiare un articolo difettoso in saldo o di restituire i soldi spesi, ci si può rivolgere alla Polizia Municipale o segnalare il caso alle sedi territoriali Adiconsum e al gruppo Facebook “Sos saldi“.
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