Amor Vincit Omnia è il punto di partenza di Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli, direttori creativi di Valentino, che chiudono la quattro giorni di Haute Couture a Parigi. La maison manda in passerella l’amore che vince su tutto, appunto, e lo scrive a chiare lettere anche sugli abiti. Versi d’amore di Dante e strofe di Fabrizio De André si fanno spazio sui tessuti e tra i colori, diventano ricami e intarsi. Gli stilisti scelgono un terreno scivoloso come ispirazione. Dalla poesia alla pittura, dalla musica alla letteratura, in tanti (o in troppi) hanno affrontato il tema dell’amore, così sdoganato da correre il rischio di diventare banale.
Chiuri e Piccioli accettano la sfida e raccontano: “Lo spunto è arrivato da una mostra di Marc Chagall vista recentemente a Milano. Ma il desiderio, forse il bisogno di trattare questo sentimento è figlio di questi tempi cupi e difficili in cui la non tolleranza e l’odio gettano una luce buia”. Non è dietrologia da bar e non è presunzione: “Facciamo abiti, ma sappiamo che un abito è poca cosa senza un pensiero. Ovvio, quando si tratta di questo tipo di pensiero, tutto si complica”.
E così le suggestioni di Chagall, le donne dantesche e i toni folk della Russia compongono la Primavera/Estate 2015. È un inno all’amore, alla cultura e all’Italia. L’ultima uscita, infatti, è stata accompagnata dalle note di “A te” di Jovanotti. Sviolinata fuori luogo? No, dalla prima all’ultima fila il front row è esploso in un grande applauso.
La passerella è un racconto visivo di eleganza: ricami, modelli in stile Giulietta, corpetti d’angelo e corsetti salda cuore. I tessuti impalpabili come nuvole celesti e i ricami eterei convivono con grembiuli e camicette, lunghi mantelli di lana e biancheria di mussola ingioiellata. I colori non sono i classici primaverili: rosso brillante, crema, avorio, blu, sfumature di grigi e giallo lime desaturato. Cappe, scritte e strass brillanti intessono sulla collezione un sentimento dirompente.
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