Una fashion week finisce, una fashion week inizia. Chiusi i battenti glamour della Grande Mela, è Londra, adesso, sotto i riflettori delle nuove collezioni. Poi, finalmente, l’attenzione tornerà in Italia con la tanto attesa Milano moda Donna (dal 25 febbraio al 2 marzo).
Ma il sipario non si abbassa mai ed eventi come la New York Fashion Week continuano a far parlare per lungo tempo. Una delle protagoniste più discusse dell’edizione è stata Victoria Beckham. Il suo front row di eccezione ha fatto impazzire i flash di mezzo mondo. In prima fila per lei, ovviamente, David insieme alla prole. Il selfie che papà Beckham ha scattato insieme alla famiglia ha strappato larghi sorrisi perfino ad Anna Wintour.
Fuori dalla passerella, però, a Vicky tocca fare i conti con una realtà che forse non si aspettava. Che l’ombra della crisi si sia addensata anche sulla sua boutique? Lo store che ha visto le luci lo scorso settembre su Dover Street, a Londra, soltanto l’inaugurazione ha attirato migliaia tra curiosi e fashion addict. E invece, proprio nei giorni in cui il nome di Victoria aleggia sul cielo della moda, la sua boutique soffre la solitudine. È vero, centinaia di persone hanno visitato il negozio e ammirato le creazioni ma, in tre giorni, soltanto 12 persone sono uscite da quella porta con acquisti e buste alla mano. Forse i vip per sfuggire ai paparazzi preferiscono lo shopping on line. O forse, questa, è stata una stagione fredda anche per le vendite e Vicky dovrà aspettare (e sperare) il vento di primavera.
A New York, le creazioni dell’ex Posh Spice per l’Autunno/Inverno 2015-2016: pull e capispalla over size, gonne lunghe, abiti accollati e tailleur lineari. La collezione Beckham prende gli abiti dal guardaroba maschile e li adatta al corpo femminile. Bianco, nero e grigio imperano: nessuna estrosità, nessuna acrobazia di forme (le geometrie giocano con la silhouette) e di cromie. Bello l’arancio che vira fino all’albicocca: caldo, tenue e pulito. È tutto molto asciutto ed essenziale ma sofisticato nei particolari. Applausi a scena aperta per la stylist.
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