“Dior and I”, il film sulla maison racconta la storia di Raf Simons

Si chiama “Dior and I” e sarà nelle nostre sale a maggio. È il docu-film diretto da Frédéric Tcheng che vede protagonista il direttore creativo Raf Simons. La pellicola racconta le prime 8, folli, settimane del designer belga quando iniziò a lavorare alla maison francese. Pensiamo ai film sulla moda e ci viene in mente Il Diavolo Veste Prada: un’impietosa Miranda Presltey che strizza l’occhio ad Anna Wintour per mostrare gioie e dolori dell’editoria fashion e del mondo che vi gira intorno. “Dior and I” è molto lontano da questo concept. La stampa di settore ha detto che si tratta di “uno dei film più realistici mai realizzati”. Il lavoro è stato presentato a Londra e promette una storia avvincente e a perdifiato, proprio come i primi giorni trascorsi da Raf Simons da Dior. Mai collezione fu tanto attesa come la prima realizzata dal designer belga per Dior: il mondo della moda è rimasto col fiato sospeso curioso di vedere cosa sarebbe venuto fuori dall’incontro tra un artista d’avanguardia e un marchio di lunga tradizione.

Siamo a Parigi, è primavera, corre l’anno 2012 e al 30 avenue Montaigne si insedia Raf Simons. Non parla bene il francese, non disegna bozzetti e ha otto settimane per creare la nuova collezione di haute couture (la vicenda ricorda un po’ le gesta di Alessandro Michele quando è stato nominato direttore creativo per Gucci prendendo il posto di Frida Giannini: la Milano Moda Uomo era alle porte e il designer ha creato la capsule in sette giorni).

È tempo di grandi novità in casa Dior. In questi giorni, infatti, non si parla che della svolta del marchio nella scelta della nuova testimonial. Rihanna sarà la protagonista della Secret Garden, la campagna girata all’interno della reggia di Versailles. La cantante è la prima protagonista di colore delle campagne della maison francese.

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