Una gallery di campagne pubblicitarie immaginarie. O meglio. Più reali. È l’idea di Nathalie Croquet, fashion e beauty stylist che, con l’aiuto del fotografo Daniel Schweizer, ha realizzato una piccola campagna che di pubblicitario non ha nulla se non la bellezza della normalità. Si chiama Spoof, parodia, ed è una riflessione sulle donne, sulla moda, sulle immagini che ci circondano.
La trovata è semplice: la Croquet ha riprodotto alcune campagne famose mettendo al posto delle modelle donne comuni. Da Maria Carla Boscono per Givenchy a Gisele Bundchen per Sonia Rykiel a Edie Campbell per Lanvin: stessi abiti, stesso make up, stessa ambientazione, esce la modella entra una donna più in carne e più agé. “L’idea – racconta Nathalie Croquet – mi è venuta quando mi sono resa conto che per spiegare alla mia squadra di fotografi, truccatori, parrucchieri quello che avevo in mente per i servizi fotografici, ricreavo sempre degli autoritratti. Questo ci ha sempre fatto molto ridere. Così l’idea è nata da sé. Paradossalmente questo potrebbe essere interpretato come scherno o sarcasmo, invece è un tributo. Non vuole essere né un plagio, né discorso critico, ma è un qualcosa di divertente che ho creato durante una pausa giocosa del mio lavoro. Qualcosa di divertente che è stato poi interpretato con una profondità che non ci aspettavamo. Oltre alle risate la riflessione ci sta sempre”.
Gli scatti realizzati a cuor leggero sono diventati un vero photo book pubblicato sul profilo personale Instagram della Croquet. Un modo social di ragionare per immagini su messaggi e stereotipi che tante campagne impongono. In realtà, di recente, anche in questo mondo si assiste ad un’inversione di tendenza. Tante le maison che hanno scelto soggetti fuori dal comune: come le “nonne” siciliane di Dolce & Gabbana, l’ottantenne Joan Didion scelta da Céline o Joni Mitchell per Saint Laurent.
Foto by Instagram