Pensavamo di aver visto di tutto. Da quando la moda degli hipster ha fatto il suo ingresso, dallo star system alle strade delle nostre città, i volti degli uomini si sono ricoperti di barbe e baffi alla Salvador Dalì. Prima discreta e fintamente trascurata; poi, pian piano, ha iniziato a crescere fino a raggiungere lunghezze da asceta in stile Jared Leto ante taglio. Adesso la barba cambia look. A Natale l’abbiamo vista decorata con le palline dell’albero, poi addolcita da fiorellini. La primavera/estate osa di più. Il bianco e nero è sorpassato e il sale e pepe alla George Clooney non è più il must: la barba si è evoluta in technicolor.
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Sarà perché ormai ce l’avevano tutti (la montagna di articoli in cui gli esperti si sono spesi a spiegare quanti microbi si nascondono dentro le barbe hanno scoraggiato pochi fashion addict) che bisognava trovare proprio il modo di distinguersi. Ed ecco, allora, arrivare il colore, l’imperativo di stagione, approdato sulle passerelle in ogni forma, dagli abiti agli accessori. Adesso le tinte forti accendono le barbe: giallo, rosa, verde, blu, arancio, l’arcobaleno presta i suoi colori ai volti protagonisti di questa nuova moda.
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Il musicista Mike Portnoy, il rugbista australiano David Williams, l’attore Zach Galifianakis sono solo alcuni di quanti si sono armati di tinture e pennelli e ravvivato il proprio look. I social network impazzano e le pagine dedicate alle barbe technicolor si moltiplicano a suon di hashtag e tumblr. Il Coachella (il festival musicale Made in California) andato in scena in questi giorni, poi, è stata una passerella a cielo aperto di barbe e capelli 2.0. Ma chi multicolor vuole apparire, non poco deve soffrire: la tintura, infatti, prevede circa un’ora di posa e, si sa, i prodotti a base di ammoniaca non sono il massimo delle esalazioni. Senza contare il prurito che comportano. Ma la tendenza, a volte, è sacrificio. Sulle ultime passerelle abbiamo avvertito un vento controcorrente. Sembrava, infatti, che la moda for men stesse soffiando verso una bellezza (fin troppo) androgina. Invece l’uomo torna ad imporsi in tutta la sua virilità.