Giorgio Armani: “Un omosessuale non ha bisogno di vestirsi da omosessuale”

Giorgio Armani si concede al Sunday Times senza tabù, senza etichette che sanno di pudore e di stereotipi e racconta la sua idea di bellezza al maschile e al femminile. Un fisico è bello quando è naturale e scoppia di salute, non di muscoli gonfiati e lucidati: “Non mi piace – dice lo stilista – il ragazzo muscoloso, la troppa palestra. Mi piace qualcuno in salute, tonico, che cura il suo corpo ma non usa troppo i muscoli”. E, soprattutto, che non usa l’ostentazione. Armani parla anche della moda nel mondo gay: “Un uomo omosessuale è uomo al 100%. Non ha bisogno di vestirsi da omosessuale”.

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In un periodo in cui, anche nell’armadio, i ruoli sembrano scambiarsi, Giorgio Armani tira una linea netta. Le ultime passerelle hanno visto sfilare modelli androgini, donne in pantaloni maschili e uomini in camicette di seta con rouches. Ma la femminilità di un abito non ha nulla a che fare con l’istinto sessuale: “Quando l’omosessualità è esibita all’estremo, come per dire ‘Ah, sai sono omosessuale’, questo è qualcosa che non ha niente a che fare con me. Un uomo deve essere un uomo”. Dentro e fuori.

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L’intervista al giornale britannico continua sul versante femminile, sul ricorso alla chirurgia estetica e sulla fatica, da parte di tante donne, di accettare le trasformazioni del tempo. La chirurgia è un’idiozia, sostiene Armani: “Un seno piccolo non deve diventare grande. Preferisco guardare una donna naturale. Una donna dovrebbe avere il coraggio di invecchiare e non fare di tutto per sembrare più giovane”. Lo stilista che ha da poco festeggiato i 40 anni di carriera parla a cuore aperto. Sa quanto sia alta la sua voce nel fashion system e sa quale peso possano avere le parole di un personaggio famoso. Ma non censura alcun pensiero. Come, d’altronde, di recente, non ha esitato a raccontare alla stampa nazionale la sua delusione in qualità di ambasciatore di Expo 2015 dichiarando senza remore: “Meritavo più attenzione”.

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