Chi non ama i gioielli ma desidera brillare in questa estate 2015 verrà di certo accontentato dalla moda dei metallic tattoo. Potremmo considerarlo un compromesso a metà strada tra il body painting e il tatuaggio vero e proprio. Più duraturo del primo ma certamente meno definitivo del secondo, il metallic tattoo sta comparendo sulla pelle di un numero crescente di persone. La tendenza a ricorrere a questi tatuaggi temporanei non appartiene ad un unico e isolato target: dagli adolescenti ai vip, gli esempi assolutamente non mancano.
Da acquistare on-line o in profumeria, i metallic tattoo non si allontanano molto dai tradizionali ‘trasferibili’ che chiunque avrà usato almeno una volta da bambino (anche se è possibile utilizzare anche stancil o disegnare a mano libera). Il costo è piuttosto accessibile: 10-15€ possono bastare per decorare il proprio corpo. La cifra sale se si hanno esigenze particolari, quali materiali o disegni più sofisticati (Dior e Chanel ne hanno proposti alcuni in passerella). La durata varia in base alla tipologia di metallic tattoo che si sceglie, dalle 48 ore alle 4-5 settimane. I più comuni sono la pittura, la pellicola adesiva e la colla.
Ma cosa tatuarsi per seguire il glamour? Tutto può rappresentare un possibile spunto: dai tribali sul braccio ai cuori sul viso, dalle finte catenine abbinate al vestito fino al proprio segno zodiacale. Ma anche farfalle, frutta, note musicali, stile hippy, richiami maori, finti orologi e così via, senza porre alcun freno alla fantasia. Su Twitter e Instagram non mancano le idee scelte e poi condivise dalle star: Katie Holmes e il suo decoro in stile orientale dietro il collo, Sarah Jessica Parker che sfoggia bracciali dorati dal polso al gomito, l’angelo di Victoria’s Secret Alessandra Ambrosio che rende omaggio al brand con piume argentate su schiena e braccia. Rihanna ha persino deciso di creare una linea tutta sua insieme al brand di accessori Jacquie Aiche. C’è infine chi sceglie il metallic tattoo in base all’abito, sfoggiandone uno diverso ogni sera. Perché la moda, si sa, è fugace.
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